Opinioni

OBBEDIENTI A EZECHIELE

ROBI RONZA - 18/04/2025

Oltre a restarne senza fiato, dobbiamo a mio avviso anche prendere atto di tutto ciò che consegue dall’importanza cruciale che oggi riveste per tutti e per tutta la Chiesa l’esperienza cristiana nata da don Giussani e attorno a lui. Un’importanza che, anche a nome del Papa, è stata nuovamente ribadita dal cardinale Kevin Farrell nel suo intervento ai recenti esercizi della Fraternità di Cl, svoltisi a Rimini l’11-13 aprile scorsi.

Nella scia di quanto già egli aveva detto nel suo articolo apparso sulla rivista Tracce dello scorso febbraio, nell’omelia della messa da lui celebrata il 12 aprile il cardinale ha indicato la Fraternità di Cl come un luogo in cui si compiono – anche se non in maniera perfetta — le grandi promesse annunciate dal profeta Ezechiele (la riunione dei figli di Dio dispersi, il superamento dell’idolatria, l’unificazione sotto un solo pastore, il cambiamento del cuore, l’alleanza di pace, la dimora definitiva di Dio in mezzo al popolo); come una realtà in cui “uomini e donne che prima percorrevano strade diverse ora sono accomunati da un’unica fede, da un’unica speranza, dalla tensione verso un unico destino”.
Viviamo oggi in una cultura, ha continuato il cardinale, che è molto lontana da ciò che annunciano quelle promesse: “invece della riunificazione, la divisione e la conflittualità; invece del riconoscimento del vero Dio, la creazione di tanti falsi idoli; invece dell’alleanza di pace, la violenza diffusa, non solo nelle guerre fra nazioni, ma anche nelle relazioni quotidiane e domestiche”.
Voi, invece, avete «conosciuto» l’opera della grazia e sapete che non si tratta di promesse irrealizzabili. La fede in Cristo genera una nuova umanità dove si vivono relazioni pacificate e fraterne. Questo è il vostro tesoro ed è anche il frutto del carisma che, attraverso don Giussani, vi ha raggiunto e del quale tutti partecipate. Dunque tutti avete la responsabilità di continuare a comprendere questo carisma sempre meglio e a viverlo appieno.
Portate a tutti, soprattutto fra i giovani, la vostra testimonianza che è possibile creare una società più umana, più giusta e caritatevole. Don Giussani vi ha insegnato a confrontare la vita dell’uomo con la vita di Cristo e a trovare in Lui le risposte che tutti cerchiamo, e soprattutto a ricevere lo slancio e la forza di cui manca la nostra debole volontà. (…)
Il Santo Padre ha detto varie volte ai movimenti ecclesiali che il loro carisma va portato a tutti gli uomini, va condiviso con tutti e messo al servizio della missione universale della Chiesa (…). Si tratta di una grande sfida anche per voi. (…) Il Signore vi illuminerà e vi guiderà per comprendere come fare per attuare questo compito”.

In tale prospettiva — osservo concludendo — tutti i problemi presenti anche senza svanire impallidiscono, e appaiono per ciò che sono, ossia magari come questioni oggi urgenti, ma di certo a lungo termine di scarso rilievo.

www.robironza.wordpress.com