Imparare a suonare come si impara a parlare. Questa rivoluzionaria semplicità è il punto di partenza della filosofia Suzuki, che educa i bambini fin da piccolissimi all’armonia e alla musica. “Voglio creare bravi cittadini. Se un bambino ascolta buona musica fin dal giorno della sua nascita, ed impara a suonarla da solo, allora svilupperà sensibilità, disciplina e pazienza. Ed otterrà uno splendido cuore”, asseriva Shinichi Suzuki, violinista di origini giapponesi vissuto all’inizio del secolo scorso. “Non tutti i bambini sono destinati diventare musicisti, l’importante è che si concorra anche con la musica ad una educazione di bellezza in generale e di armonia. Il potenziale si svilupperà poi in modo naturale in ciascun bambino, diverso per tempi e modi” sottolinea il maestro di violino Carlo Taffuri, presidente della Scuola di Musica Suzuki, che a Varese ha raccolto il testimone del movimento internazionale in collaborazione con Chiara Brusa Pasquè.
Il metodo prevede a partire dai tre anni un approccio “ambientale” alla musica, che ricorda quello montessoriano, ed una sezione “Lullaby” dedicata alla ritmica rivolta a bambini già a partire dai nove mesi d’età…e non è raro vedere mamme alla seconda gravidanza che accompagnano i primogeniti facendo godere dei benefici della pratica Suzuki perfino al bimbo nel pancione. Attraverso l’abitudine a stare in gruppo per suonare, ben presto il bambino comprende il piacere e la responsabilità implicati nel condividere con gli altri; impara a confrontarsi correttamente con i compagni, con la consapevolezza di ricoprire un ruolo nel gruppo, senza rinunciare ad essere “profondamente se stesso”, come diceva Suzuki.
“La nostra non è una scuola parcheggio, in cui i figli vengono sistemati per necessità familiari” prosegue Brusa Pasquè, coordinatrice dell’associazione ImmaginArte che gestisce la Scuola, “qui il coinvolgimento della famiglia è importantissimo”. La famiglia determina in primis la scelta della proposta Suzuki, ma non solo: genitori e nonni sono chiamati a partecipare alle attività con i piccolissimi direttamente in sala; oppure a casa con i più grandicelli per la ripetizione degli esercizi. L’esperienza Suzuki è stata già scelta da oltre sessanta famiglie, che convergono dalle province di Como Novara e Pavia, a Varese nella bellissima villa d’epoca di Giubiano.
Il repertorio musicale classico Suzuki è composto da brani semplici e da concerto, ispirati al patrimonio compositivo romantico mitteleuropeo. “La scuola ha costituito una piccola orchestra, che si chiama “Piccoli Musici Estensi”, dice il Maestro Taffuri, “e gli allievi della scuola sono stati chiamati ad eseguire concerti che hanno già travalicato i confini nazionali: del 2012 è la nostra presenza voluta dall’Ambasciatore Maurizio Serra come rappresentanza italiana al concerto della Convention Internazionale Unesco di Parigi”. E siccome la bellezza non è un valore prettamente individuale, ma trova la sua completezza attraverso partecipazione e solidarietà, i “Piccoli Musici Estensi” si sono esibiti più volte a favore di progetti solidali, in eventi destinati alla raccolta fondi per il Mozambico e più recentemente per regalare una scuola ai bambini di Haiti.
Nel 2013 i bambini della scuola Suzuki di Varese avranno la possibilità di vivere ancora una grande esperienza internazionale sotto il cappello Unesco: accompagnati dai maestri e da un gruppo di genitori, questa volta affronteranno una lunga tournèe itinerante fra Roma, Parigi e New York. Per questa iniziativa si cerca di stringere alleanze con mecenati sensibili che permettano a tutti i bambini della Scuola Suzuki di coronare il loro sogno e partecipare senza pesare troppo sul bilancio familiare.
Per maggiori informazioni: Associazione ImmaginArte
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