Svariati – o tanti per essere precisi – anni addietro “La Prealpina” ebbe ad indire un concorso su un tema sportivo qualunque potesse essere nello specifico. L’iniziativa fece, soprattutto, capo alla redazione sportiva con gli amici Mario Lodi ed Emilio Ermolli in prima linea. Decisi di partecipare con un pezzo che riecheggiava i sogni – per lunghissimo tempo rimasti al puro stato di visioni ad occhi chiusi in quanto di difficilissima realizzazione – di uno sportivo circa la costruzione di impianti ad hoc nella nostra città allora parecchio carente al riguardo.
La speranza che tormentava i miei sonni, con puntualità esasperante, era quella di veder realizzato un palazzetto dello sport, una piscina comunale ed un palazzetto del ghiaccio.
Mi ero tanto battuto perché si facesse qualcosa al riguardo intervistando a destra e a manca personalità del posto e, su tutti, l’allora Sindaco e collega avvocato Lino Oldrini riproponendo, a ripetizione, sul giornale locale e, ancor più, sulla Gazzetta dello Sport, il problema.
E ciò con non poca ripetizione ed insistenza visto che una soluzione appariva tutt’altro che semplice e vicina.
Il mio pezzo, partendo sistematicamente da un “ho sognato”, con la successiva specificazione del contenuto del sogno impianto per impianto, si concludeva con uno sconsolato “e non sogno più”. Ricevetti i complimenti dei due amici interni alla redazione (Lodi ed Ermolli, appunto) pressoché sicuri di una mia vittoria che, invece, non venne proprio.
Non fu certo quella una battaglia perduta poiché tutti i sogni si avverarono e palazzetto dello sport, palazzetto del ghiaccio e piscina comunale vennero ad arricchire lo sport varesino.
Merito – a quel che pare – anche del giornalismo locale.
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