Candidato premier per (sua) acclamazione, il Cavaliere si ritrova inopinatamente disarcionato dai Barbari Sognanti per far posto a Alfano (dice lui), a Tremonti (dice Maroni). L’accordo-disaccordo era stato anticipatamente smentito il 27 ottobre scorso dal potente segretario lombardo Matteo Salvini: “No, basta, pietà. Non ricominciamo con la Berlusconeide!”. “Non possiamo votare Berlusconi” aveva ribadito poi Tosi il 14 dicembre. Perché? “Perché gli italiani chiedono il rinnovamento, lo hanno dimostrato in tutte le tornate elettorali, dalle Comunali alle Regionali, lo dimostrano i sondaggi e la simpatia che ha riscosso Renzi”. Ora, dopo la doppia firma di Arcore, Salvini e Tosi esultano: la Lega ha ottenuto il rinnovamento. Dell’alleanza.
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