Quando la storia di una nazione è storia di un popolo. Potremmo reintitolarla così questa mostra, aperta fino al 25 novembre nella sede luinese dell’UBI – Banca Popolare di Bergamo: una lunga carrellata di fotografie, immagini e documenti sulla forza, sull’inventiva e sulla laboriosità di noi italiani dall’unità a oggi.
È singolare ripercorrere lo svolgersi di grandi eventi che hanno segnato i nostri primi 150 anni, con lo sguardo appuntato al quotidiano e alla gente comune, invece che alle battaglie e agli statisti. Tanto importante questo punto di vista, da aver ottenuto la concessione del logo ufficiale delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia.
Ne esce un ritratto straordinario di personaggi e opere che rappresentano il volto più vero dell’Italia. Don Bosco, il Cottolengo, don Sturzo, gli uomini e le donne di Azione Cattolica, le cooperative bianche e quelle rosse… Su su fino a quella impensabile ripresa del dopoguerra, quell’alleanza inusitata tra operai e imprenditori della stoffa di un Olivetti, un Ferrero, un Mattei o – guarda guarda – un Borghi.
Conferma il professor Natale Bevacqua, presidente del centro culturale San Carlo Borromeo, che insieme alla Città di Luino, alla parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, a UBI banca e a due importanti sponsor ha portato la manifestazione sulle rive del Lago Maggiore: “ La mostra rilegge la nostra storia in modo originale, riscoprendo la cultura e la civiltà italiana dal punto di vista della sussidiarietà: quali e quante ricchezze abbia creato il nostro popolo – e quanta parte vi abbiano avuto le donne, ancor prima di poter votare – in opere, iniziative sociali, culturali ed economiche”. È insomma la storia di gente che non si è aspettatala la risposta ai bisogni propri e altrui da un’istituzione o da una strategia politica, ma si è rimboccata le maniche e si è messa a lavorare, nel proprio piccolo e magari senza capitali e mezzi adeguati: e ha dato vita a opere che ancora oggi sono esempio di efficienza e di eccellenza.
La mostra si articola in diverse sezioni: il periodo dall’Unità, la prima guerra mondiale, il ventennio fascista, l’assemblea costituente, il boom economico. A esse si affianca un capitolo dedicato ai giorni nostri, una fotografia dell’oggi con tutti i suoi pericoli. “Infatti – continua Bevacqua – con questa mostra abbiamo voluto offrire a tutti alcuni spunti per riflettere sul nostro momento attuale, di stallo culturale più che economico, in cui il rischio maggiore è la perdita di speranza e insieme il rifiuto della responsabilità personale. Al contrario, quello che emerge dalla mostra è che ogni singolo uomo vale di più dell’universo, e non è riducibile a nessuna organizzazione politica. È la documentazione di una verità da non dimenticare: chi parte dal proprio ideale di vita e segue il proprio desiderio, riuscirà a costruire cose grandi, in qualunque situazione”.
Mostra: “150 anni di sussidiarietà”
Sede UBI – Banca Popolare di Bergamo filiale di Luino (ingresso lato lago)
dal 16 al 25 novembre 2011
Orari: lun. – ven. 8,30-13,30/ 14,30-15,30
Prenotazione visite guidate 349 4255842 / 338 5324152
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