Era bello. Era ed è ancora bello il Natale dello sport varesino. Ma vanno rispettati i compiti nel parlarne giornalisticamente in termini temporali che affidano ad altri il presente e lasciano ai vecchi (sempre giornalisticamente ma anche anagraficamente parlando) i ricordi. Quelli, in punta di piedi, di uno sport magari sotto voce senza grandi clamori né risonanze anche solo a livelli nazionali ma pur pieno di entusiasmo di organizzatori appassionati e di praticanti non meno appassionati. Sport a 360 gradi quanto a diversificazioni ognuno con il suo evento più importante da mettere in piedi durante l’anno e da riprendere – celebrandolo – nel tradizionale ritrovo natalizio. Ogni anno a ciascuno il suo.
Il calcio con il vessillo biancorosso portato più da appassionati che da tecnici come ora è in uso. Magari da dirigenti aziendali, liberi professionisti, privati, pronti a mettere mano al portafogli per aiutare la barca in una dignitosa navigazione.
Il ciclismo un po’ pionieristico con la S.C.Binda, il V.C.Varese Ganna, la Sant’Ambrogio, l’Edera. E avanti con il M.C.Varese a organizzare il tradizionale circuito motociclistico varesino conteso – per il successo – tra grandi campioni: Balzarotti, Pagani, Pasolini, Ruggeri, Tenni e quanti altri.
Il basket già capace di dare emozioni con la Pallacanestro Varese dei Bettinelli, Checchi, Clerici, Giobbi, Marelli e così via sino alla ginnastica con i campioni della “Varesina” e con i suoi lottatori in valido antagonismo con quelli dell’Olimpia di Giorgio Tondini. In una rassegna, ovviamente, incompleta che molti altri dovrebbe ricomprendere. Ognuno con il proprio albero ai piedi del quale collocare i più significativi trofei prima di importanza, se del caso, limitata (ma pur consistente e, comunque, sempre il risultato di grande passione) e poi, con il passare del tempo, e con l’avvento dell’era Borghi, di splendida risonanza.
A ogni Natale una vera festa con famiglie di dirigenti, di giocatori riunite con bella e pulita gioia festeggiando una data del calendario destinata al reciproco amore insieme a tutte le date di vittorie e di passione.
Vittorie e partecipazioni portate avanti nelle testate giornalistiche prima da un gruppo ristretto per continuità di presenze con esperti di ogni specialità in ogni campo dello sport locale capitanati da Mario Lodi, un gruppo di veri amici, successivamente molto irrobustitosi con l’arrivo di giovani di buone speranze e di egregie qualità.
A questi è passato il testimone per scrivere del nostro sempre meraviglioso sport.
E per parlare del Natale non più dei ricordi ma del futuro.
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