“Gli alberi costituiscono la maggiore bellezza di ogni paesaggio”. Questa celebre frase di Charles Darwin è un po’ il succo del convegno internazionale “I monumentali: cultura, filosofia e tecnica degli alberi veterani” in programma a Varese nella splendida cornice delle Ville Ponti i prossimi 22 e 23 novembre. Una grande occasione per la “Città Giardino”. A Varese saranno infatti presenti i maggiori esperti internazionali di alberi provenienti da ogni parte del mondo: Europa, Australia e Americhe. Ma non solo. Interverranno anche poeti, scrittori, filosofi e artisti per portare all’interno della fredda scienza umanesimo, arte e cultura.
Il convegno ha suscitato molto interesse sia a livello nazionale sia internazionale: si preannuncia la presenza di oltre cinquecento congressisti, provenienti da ogni parte d’Italia e da molti Paesi europei. Insomma Varese diverrà per una settimana la capitale internazionale dell’ambiente. Il Corriere della Sera dedicherà un numero del suo settimanale Sette all’evento con tanto di alberi monumentali in copertina: Varese, una volta tanto, non sarà citata per il degrado che l’avvolge, per le industrie che non ci sono più, per la cementificazione che avanza, per i guai e la crisi che l’attanagliano.
Da tempo sostengo e mi batto perché la nostra città debba e possa volare alto con idee e progetti a lungo termine che non durino l’effimero spazio di un mandato elettorale. Il verde, i parchi, gli alberi sono per noi una risorsa unica, un tesoro da sfruttare anche a fini turistici e di immagine. Il successo e la risonanza che queste giornate ambientali avranno è la chiara dimostrazione che è questa la strada da seguire. Varese può e deve avere l’ambizione di divenire il centro d’eccellenza italiano per l’ambiente.
Il congresso “I Monumentali” è l’atto conclusivo del progetto di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera “Pro Arbora”, che ha nel Modern arboricolture Institute di Varese il proprio capofila. Le due giornate saranno l’occasione per presentare pubblicamente i risultati del progetto grazie al quale sono stati censiti duecento alberi monumentali nelle province di Como, Varese e del Canton Ticino.
Lo studio – oltre a favorire la raccolta di centinaia di immagini visionabili sul sito www.proarbora.it – ha portato alla realizzazione di sette itinerari turistici per incentivare la scoperta delle bellezze botaniche del territorio e, attraverso tre corsi studiati ad hoc e totalmente gratuiti, ha permesso l’aggiornamento e la formazione di sessanta tecnici, tra dottori agronomi, architetti paesaggisti e operatori del settore.
Durante il congresso si analizzeranno le attuali conoscenze tecniche sugli alberi monumentali, si enunceranno le tendenze e le novità operative sempre con la prospettiva di proteggere e salvaguardare i nostri monumenti vegetali che hanno, oltre a una notevole importanza botanica, un eccezionale valore socio-culturale.
Il convegno si divide in due parti: la prima ha l’obiettivo di sottolineare la forte valenze storica, sociale e culturale degli alberi campioni e vede la partecipazione di personalità di spicco del mondo dell’arboricoltura e della cultura naturalistica italiana e internazionale, come Tiziano Fratus, scrittore e poeta, l’homo-radix noto anche come “il cercatore d’alberi”, come Francesco Decembrini, rinomato e apprezzato paesaggista italiano e come l’inglese Ted Green, fondatore della Veteran tree association, baronetto di Sua Maestà, il Piero Angela inglese della divulgazione botanica.
La seconda parte avrà invece un taglio più tecnico: i relatori, figure di primo piano nel panorama scientifico internazionale, faranno il punto sulle attuali conoscenze biologiche e sulle prospettive. In particolare, tra i numerosi e qualificati relatori figurano il professor Francis Schwarze, con una relazione sul rapporto tra funghi e alberi; il professore tedesco Lothar Wessolly, tra i massimi esperti di statica di piante che riporterà i suoi studi volti alla salvaguardia dell’ippocastano secolare di Anna Frank ad Amsterdam, il britannico Fay Neville, esperto in cure specifiche ai veterani e il ceco ingegner Jaroslav Kolarik dell’Università di Brno, esperto in mappatura e rilievo degli alberi.
Accanto ai tecnici vi saranno testimonianze di naturalisti ed esperti che porteranno immagini dei grandi alberi radicati in ogni parte del Globo, dall’Australia alle steppe russe, dalle sequoie californiane ai baobab dei deserti malgasci. Oltre alle conferenze, sono previsti eventi collaterali destinati a coinvolgere la cittadinanza e i semplici amanti degli alberi: laboratori dimostrativi di cura e studio nel parco dei Giardini Estensi e in quello delle Ville Ponti, possibilità di percorrere gli itinerari botanici messi a punto dal l progetto Pro Arbora, mostre di pittura e di fotografia sui monumentali e visite guidate a parchi privati. Si farà anche cultura con un incontro dibattito, aperto a tutti i varesini, la sera del 21 novembre al Salone Estense dove si ritroveranno a parlare di alberi artisti, scrittori, poeti e filosofi.
La partecipazione al convegno e a tutte le iniziative è libera. Mi piacerebbe che anche molti semplici cittadini che amano e apprezzano il nostro patrimonio naturale potessero frequentare queste giornate. Perché indubbiamente l’amore viene per primo. La tecnica arriva dopo.
Per maggiori informazioni sul convegno e sul progetto Pro Arbora si può consultare il sito www.proarbora.it o contattare la segreteria scientifica all’indirizzo di posta elettronica formazione@proarbora.org
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