Non credevo di avere tra i miei pazienti delle vere poetesse pensionate o casalinghe che coltivavano la poesia per loro stesse e per la loro gioia interiore, nascoste dal pudore dell’umiltà. Mi raccontavano spesso delle loro poesie in un rapporto che ormai da medico a paziente si era trasformato in rapporto di amicizia e confidenza reciproca, per cui capitava che quando venivano occasionalmente in ambulatorio chiedessi al termine della visita se avessero qualche nuova poesia da farmi conoscere.
Maria, casalinga, di notte quando non riesce a prender sonno scrive poesie su un quadernetto sgualcito, e quando viene per le visite ogni tanto mi legge sempre una o due poesie che io ascolto molto volentieri essendo motivo di riflessione ed espressione di un’anima buona e romantica. Vi propongo le ultime che mi ha fatto leggere.
Luna
Mia dolce luna io lo so che tu mi vuoi bene, ma non dividi le mie pene, ti guardo sempre quando ci sei e un piccolo segnale aspetterei. All’improvviso fai nascondino e non vedo più il tuo visino, subito dopo alzo gli occhi al cielo e il tuo visino è come un velo che traspare la bellezza. Io vorrei darti una carezza, la tua luce mi accende il cuore ed la chiudo con grande amore.Maria
Artista
Sono un’artista e me ne vanto e il mio visino è un incanto, non è presunzione, né vanità. Amo la vita dal fiore al buon vino e penso, chissà quale sarà il mio destino Sicuramente non si saprà, ma a lieto fine finirà.Maria
Di un’altra paziente che ho assistito per una lunga e grave malattia sino alla dolce sorella morte, mi aveva molto colpito questa poesia tra le tante che mi aveva letto ogni qualvolta andavo a trovarla. Uscivo dalla sua casa commosso per il dono ricevuto di uno scritto d’amore, perché ritengo la poesia un’espressione dolce e la meraviglia dell’anima verso la bellezza uno dei sentimenti più intimi. I più cari. Ecco un componimento.
Sete
Tanta sete. Riempio il bicchiere Fino all’estremo limite del vuoto sfidando la goccia che tenta lentamente il sorpasso. Trattengo il respiro e affondo la bocca nell’acqua fresca come di sorgente. Il piacere che sfiora le mie labbra attraversa il palato irrompe giù nel petto si ferma alle radici del mio cuore. Fosse così pure la vita: per ogni tua sete tutta l’acqua che vuoi.Olivia
Spesso leggo le poesie perché per pensare e riflettere. Tante persone sono di animo gentile e di natura riservata. Credo che ci sia tanta bontà nascosta nei cuori dei sofferenti e delle persone comuni. E sapere della bontà che è presente nel mondo e testimoniata nel silenzio del cuore, mi rende fiducioso pieno di speranza ed ottimista sul nostro avvenire.
You must be logged in to post a comment Login