Non conosco il pensiero dei lettori di Rmfonline che può essere molto diverso dal mio e che rispetto profondamente. Permettetemi di esporre questa breve meditazione e se la condividete e se ve la sentite, aderite all’invito finale.
Per la Chiesa cattolica ci sono i “principi non negoziabili” per cui non può accettare certe scelte, certe leggi. Sono l’opposto della sua logica.
Purtroppo tra questi principi ci sono alcuni punti dietro ai quali c’è tanta sofferenza e dolore, che potrebbero essere leniti da certi provvedimenti, da certe attenzioni.
Ora il Dio della Chiesa Cattolica, che spero essere anche il mio Dio, è un Dio di amore (Giovanni 14.23- 15.9- 16.27-) per cui non possiamo giudicare e non possiamo dimenticare fratelli che soffrono, anche se la logica delle loro scelte sono lontane dalla nostra logica, o per lo meno dalla mia. Sono nostri fratelli e la nostra “carità” (=amore) non dovrebbe, non può abbandonarli.
Ora perché non cercare di avere una legge dello Stato (che poi siamo noi – è ora di finirla di vedere lo Stato come un’entità che deve solo penalizzarci) studiata con la massima prudenza, con la massima saggezza, tale che non possa essere “ideologizzata” da certe “lobbie”, che possa andare incontro ai nostri fratelli?
All’Ufficio Anagrafe del nostro Comune si stanno raccogliendo le firme per lanciare la legge sulle coppie di fatto, ma c’è la possibilità di firmare anche un’altra legge quella per abolire i troppo numerosi “benefit” dei nostri politici …. se si vuole…
Emilio Corbetta
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