Ogni giorno… uno stillicidio
inesorabile, inarrestabile.
Non si reggono sulle gambe,
sdraiati, il volto triste,scarnito,
gli occhi spalancati,imploranti.
A loro non è dato
di giocare all’aria aperta.
Solo vedono il volto della madre
che li porta in seno.
Un dramma crudele,
una vicenda senza fine.
Chi ha il coraggio di guardare
gli occhi penetranti
di quei bambini denutriti?
E tu,uomo del benessere,
quali ragionamenti sai trovare,
come spieghi e giustifichi ?
I tuoi pensieri sono altrove,
non puoi fermarti,
devi correre,accumulare
difendere la tua fortuna
e quella dei tuoi figli.
E tu,uomo di Chiesa,
il tuo vangelo parla dei bambini:
di essi è il regno dei cieli.
Qui devono accontentarsi
e attendere il regno futuro?
Per loro qui non c’è possibilità
di giocare,di gioire?
Ma il tuo maestro
ha sfamato tante gente
e anche tanti bambini.
Ha insegnato parole nuove:
“ringraziare, benedire,
spezzare,distribuire”.
Perché tu,uomo di Chiesa,
oggi non pronunci queste parole?
Ventisettemila bambini
anche oggi hanno chiuso
quei grandi occhi per sempre
tra le braccia della loro madre.
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