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IL NOSTRO LAGO EUROPEO

ETTORE PAGANI - 28/09/2012

Ritornano i sogni di un grande passato. E le acque del nostro lago si sono fatte più limpide, più ridenti come, del resto, ridente è sempre stata un’intera meraviglia di natura che gli sta intorno.

Acque tornate, con gli Europei di canottaggio, alla ribalta della storia remiera magari – ma non è certo poco – solo come campo di gara, i cui interpreti, in passato, erano pur stati autori anche di grandi imprese personali. Tempo addietro – all’annuncio della disputa degli europei a Varese – acque – ci eravamo sentiti di scrivere – più che di esultanza, – quanto meno soddisfazione – di tardiva scoperta.

Il nostro lago era lì – dai tempi delle conquiste dei “nostri” canottieri – ad aspettare che qualcuno si volgesse ancora a dargli un’occhiata. Se le sue onde erano state capaci di forgiare campioni d’Europa e d’Italia qualcosa in fatto di abilitazione al riguardo dovevano pur avere, abilitazione – allora – certamente più orientata sulle basi di Mandello del Lario o di Napoli con quella Posillipo sempre più azzurra e non solo come colori di società.

Grandi sedi, grandi acque ma se i campioni anche da questa parte erano venuti qualcosa di positivo doveva pur esserci.

Un po’ strano, quindi ma graditissimo, lo scoppio tardivo di questo amore, di questo riconoscimento.

Meglio tardi che mai comunque.

E Varese ha spalancato le sue porte, ma soprattutto le sue braccia, per accogliere tutti in un’atmosfera di sport simpaticissimamente abbinata a quella di festa.

Amicizia e ospitalità che Varese ha saputo dare con una bella manifestazione che, andando al di là dei confini del fatto, ha saputo dare smalto alle meraviglie delle nostre zone ben valorizzate, anche, da una sapiente regia organizzativa frammista ad una proficua attività che certe manifestazioni conciliano.

E così la positività di Varese trova spazi più ampi e il nostro lago diventa base per gli equipaggi australiani che di questi tempi grandi progressi hanno compiuto per non dire degli inglesi preparatisi proprio alla Schiranna per le Olimpiadi con evidente profitto visti gli allori incassati.

Se poi i risultati sono stati lusinghieri nelle loro sei medaglie con buona partecipazione varesina è fatto che solo completa gli splendidi colori di un quadro.

Bene l’evento in ogni particolare, dunque.

Nulla di più logico per una “Provincia dei sette laghi”.