Caro direttore,
ho scritto al Dr. Piero Galparoli, Assessore alle Grandi opere della Provincia di Varese, che aveva chiesto ai cittadini, in un’intervista pubblicata su un quotidiano locale, di fornire spunti per cambiare Varese.
Gli ho subito trasmesso copia di un documento programmatico consistente in oltre 25 punti elaborato par le penultime elezioni amministrative.
Alcuni temi di questo sono stati affrontati e risolti. Molti altri, invece, sono ancora da attuarsi. Per questo quanto ho mandato ha il carattere di attualità. Ho in seguito lavorato molto ed è possibile con facilità implementare e attualizzare questo documento programmatico.
Ho però chiesto all’Assessore di fare qualcosa in più di una semplice affermazione di una disponibilità affermata a parole. C’è un vallo che sembra insormontabile tra città e palazzo .
Ho in più evenienze criticato la politica perché ha sovente pensato di poter fare per conto proprio e di poter fare a meno di coltivare la partecipazione. Anche recentemente per quanto riguarda il Pgt, quando in una riunione convocata per la Via del Pum avevano partecipato non più di 10 persone.
Questo ha creato disaffezione. Non è giusto che ci sia occasionalità. Predicando, invece, stabilità, Gli ho chiesto di convocare una riunione delle forze appartenenti al terzo settore.
Una convocazione volta a dar vita ad un tavolo permanente di confronto tra istituzioni e terzo settore, che ora manca del tutto a Varese.
Un altro tema collegato, ma che esemplifica lo stolto modo in cui si atteggia la politica, è quello della insufficiente risposta alle istanze che vengano poste dal terzo settore: anche in questo caso, l’apporto della società civile è scambiato dalla politica come da parte del suo personale tecnico, quale intervento politico e polemico.Il terzo settore è forte a Varese e la sua collaborazione non può essere travisata ma, anzi, deve essere coltivata per diventare un fiore all’occhiello del territorio.
Penso proprio che la politica non possa che trarre giovamento da una simile attività.
Arturo Bortoluzzi
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