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Cultura

QUANDO FRANZ KAFKA PASSÒ DA VARESE

FERNANDO COVA - 14/09/2012

La stazione di Porto Ceresio ai primi del '900

I famosi Diari di Franz Kafka presentano un “buco” dal 26 agosto (Oggi dovrei partire per l’Italia) al 26 settembre del 1911. Questo periodo é narrato nel resoconto intitolato Viaggio a Lugano, Parigi, Erlenbach – agosto – settembre 1911 e s’inizia così: Partenza il 26 agosto 1911...

Infatti in questa data Franz Kafka intraprende un viaggio di piacere in compagnia dell’ amico Max Brod, curatore, poi, dei suoi scritti. Il viaggio li condusse a Lugano, Milano, Stresa, Parigi e si concluse, solo per Kafka, nel sanatorio di Erlenbach per delle cure.

La narrazione registra appunti e sensazioni su quanto visto nelle varie città toccate: Pilsen, Monaco, Lago di Costanza, San Gallo, Zurigo, eccetera. Per quanto ci riguarda troviamo all’arrivo a Lugano, tra altre considerazioni: Martedì 29 agosto … Lugano tedesca… Il 4 settembre Kafka arriva in battello a Porto Ceresio, e prende il treno diretto a Milano. Nel resoconto annota: 4 settembre. Informazioni sul colera: ufficio turistico. “Corriere della Sera”, “Norddeutscher Lloyd”, “Berliner Tageblatt”, la cameriera reca notizie d’un medico berlinese; secondo il raggruppamento e le proprie condizioni fisiche, il carattere medio di queste notizie si trasforma; alla partenza da Lugano per Porto Ceresio, all’una e cinque, esso è piuttosto favorevole.

Fugace entusiasmo per Parigi, al vento che gonfia l’Excelsior del 3 settembre col quale corriamo verso una panca. Sul ponte sopra il lago di Lugano sono da affittare ancora alcuni posti per cartelli di propaganda…

A venerdì. I tre individui ci cacciano via dalla prua forse perché il timoniere deve avere la vista libera sulla luce davanti, vi spingono poi una panca e siedono a loro volta. Avrei voluto cantare…

Elogio dei biglietti a prezzo ridotto. Un ciclista gira sulla terrazza d’una casa in riva al lago di Porto Ceresio. Le frustra che invece della striscia di cuoio ha soltanto un ciuffetto di crine di cavallo. Un ciclista in corsa tiene per la cavezza un cavallo che gli trotta accanto.

Le numerose annotazioni del giorno successivo, 5 settembre, si riferiscono al capoluogo lombardo. Eccone alcune, tra le molte, che sembrano curiose:

- Dimenticato guida in un negozio. Tornato indietro ed é rubata

- Réclame di Lancia compresa nelle pitture del soffitto di un Salone

- Divertenti le diverse cancellate delle case

- Sotto gli archi dell’ingresso alla Scala l’abbiamo cercata e, di fronte alla facciata semplice e sgretolata, non ci siamo meravigliati dell’errore neanche quando uscimmo nella piazza

- Il Duomo dà fastidio con tutte le sue guglie

- Mangiato torta di mele nel cortile dei Mercanti. Torta della salute.

Com’era Porto Ceresio a quei tempi?

Dalla Guida d’Italia del TCI del 1914, prima edizione, leggiamo:

Porto Ceresio m. 280 (Albergo del Pesce, Ceresio, Stazione. semplici) La stazione é in contiguità col pontile lacuale: dogana italiana in luogo isolato, che solo ora prende vita dalla ferrovia ed ove il paese cambia come per incanto.

La guida riporta gli orari e i prezzi sia per i treni sia per la navigazione interna, da Milano a Lugano si impiegavano 2 ore e 45 minuti e da Milano a Porto Ceresio 1 ora e 25 minuti con i diretti. Oggi da Milano a Porto si impiegano come minimo 1 ora e 45 minuti.

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