Chiesa

I VANGELI IN LATINO E A COLORI

MAURIZIO TORTOSA - 07/09/2012

Una miniatura del Libro di Kells

Quando si pensa alle vacanze, spesso si pensa solo al mare, alle spiagge assolate di qualche lontano paese tropicale. Quest’anno ho scelto di passare parte delle mie vacanze in giro per l’Irlanda, alla ricerca di nuove e particolari atmosfere certamente diverse da quelle che viviamo tutti i giorni dalle nostre parti.

Tra le tante cose che ho potuto vedere, quella che vorrei raccontarvi riguarda essenzialmente la città di Dublino, capitale della Repubblica d’Irlanda. Premesso che in Irlanda piove spesso, e se per caso non dovesse piovere, dovete pensare che pioverà in quanto di sicuro succederà a breve, Dublino è una città molto viva piena di colori e di bella gente sempre cortese e disponibile.

Al centro di essa, non ci si può esimere dall’entrare a visitare il Trinity College, attuale sede dell’Università di Dublino. La prima impressione che si ha entrando nel parco di questo splendido College, è la cura con cui viene ancora mantenuto tutto in ordine.

Il College è stato fondato nel 1592 dalla Regina Elisabetta I. Inizialmente era riservato solo ai protestanti, ma i cattolici furono ammessi a partire dal 1793, mentre le donne solo dal 1904.

Tra i suoi più famosi ex studenti si possono annoverare Samuel Beckett, Oscar Wilde, Edmund Burke e Oliver Goldsmith.

All’interno del Trinity College c’è una biblioteca (Old library) che comprende circa un milione di testi ed una importante collezione di antichi manoscritti. Tra questi, il più famoso in assoluto è certamente il Libro di Kells.

Il Libro di Kells (Leabhar Cheanannais in Gaelic o Book of Kells in inglese) conosciuto anche come Grande Evangeliario di san Columba, è un manoscritto miniato realizzato da monaci irlandesi intorno all’800. Prende il nome dalla località di Kells, situata nella contea di Meath dove il libro fu conservato nella locale Abbazia per buona parte del Medioevo.

È un codice miniato medioevale contenente i Quattro Vangeli in latino. È considerato il capolavoro dell’arte celtica grazie all’eccezionale qualità di pagine e pagine di bellissime scritture a colori, miniature, decorazioni e illustrazioni presenti nel manoscritto. Si può supporre con certezza che sia stato realizzato da seguaci di San Columba nello Scriptorium del monastero di Iona, dove sorgeva la sua casa principale. Non interessa soltanto il suo valore religioso, ma soprattutto il suo aspetto che lo rende il capolavoro dell’arte celtica medievale.

Quello che non si può raccontare e però si può intuire anche non essendoci stati di persona, è l’atmosfera che si respira visitando la Old Library. Sembra veramente di tornare di colpo indietro nella storia: quando si esce (e si ricomincia a prendere tutta la pioggia che scende) vi rimane un ricordo indelebile di quello che avete visto.