Chiesa

L’INGRESSO E L’USCITA DALLA DIOCESI IN PUNTA DI PIEDI

don ERNESTO MANDELLI - 31/08/2012

Caro padre Carlo Maria,
quasi in punta di piedi
sei entrato in Diocesi
e in punta di piedi te ne sei andato.

I tuoi passi però
hanno lasciato orme,
chi le percorre
vi trova la via di Cristo.

Vita e contemplazione
nella città indaffarata,
pareva messaggio fuori dal tempo.
E’ stato sentiero di pace.

Una cosa sola necessaria:
invito costante,
parola,ascolto,silenzio,
lo Spirito parla e conduce.

Il Cristo presente
che per tutti si dona,
il povero è volto di Cristo,
è dono per la Chiesa.

Andate nel mondo:
là incontrerete
il seme del Dio nascosto.
Ascoltate e riconoscete
chi cerca la verità.

Mite e umile maestro
insegni la sapienza:
con la parola del vangelo
illumini le vicende umane.
I discepoli sono confermati,
i non credenti si mettono in ascolto.

Il regno di Dio cresce,
nessuno sa come,
i poveri di spirito
vedono aprirsi la speranza
del regno futuro.

I tuoi sogni:
la Chiesa degli apostoli,
modellata sul volto di Cristo
povero e umile,debole e servo.
Una Chiesa
che si fida dei giovani,
che sanno pensare,
che sanno rischiare.

Parole sussurrate
con discrezione e stile,
con mitezza e umiltà.
Parole di speranza
per il popolo di Dio.
Parole nella Chiesa
spesso disattese.

Ma se non ascoltano te,
uomo di Dio,
come potranno ascoltare
noi poveri uomini
se invochiamo “una Chiesa
in povertà e umiltà,
che non dipende
dai poteri di questo mondo” ? (*)

La vita ti ha imposto
infermità e silenzio,
un silenzio che ha parlato,
un silenzio che è stato vita.

Ti giunga riconoscente
Il saluto di tanti
che a te hanno guardato
e ancora oggi ricordano
parole di speranza.
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(*Conversazioni notturne a Gerusalemme)