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Cara Varese

L’OCCHIO DEL VICINO

PIERFAUSTO VEDANI - 20/07/2012

Funziona meglio delle telecamere, la chiamano sicurezza partecipata, è il “Controllo del Vicinato” che gli abitanti di un edificio o di una struttura residenziale più complessa esercitano per preservare la loro piccola comunità da situazioni create da malintenzionati.

Si tratta di un’iniziativa che ha preso piede in Inghilterra e che dalle nostre parti è stata in qualche misura codificata e attuata da un caronnese dalla vivissima sensibilità sociale, Gianfranco Caccia, che ha avuto la grande soddisfazione di essere capito e seguito da molti cittadini.

In effetti il “Controllo del Vicinato”, che non è un faticoso impegno, costa solo un pizzico di attenzione e di collaborazione nel campo della sicurezza; e ha altre ricadute sociali, come un miglioramento effettivo della comunicazione in generale e dei rapporti individuali nell’ambito delle piccole comunità. Non è poco se pensiamo ai tempi di individualismo ed egoismo sfrenati che malauguratamente stiamo vivendo. È possibile però che ci siano famiglie ancora oggi condizionate da un riserbo di altra natura, appreso e vissuto sin dai primi anni di vita: se lo ricordano bene i nati durante la dittatura fascista, quando era considerato il massimo della sicurezza farsi gli affari propri. Fortunatamente oggi non ci sono invece più pregiudizi di stampo etnico se riferiti all’immigrazione interna, mentre qualche passo è stato fatto per una migliorie accoglienza degli stranieri. In ogni caso il “Controllo del Vicinato” attecchisce bene dove in ogni singola comunità la caratteristica dell’omogeneità favorisce la collaborazione comunitaria e di conseguenza la sicurezza partecipata.

L’informazione sui problemi presenta inoltre numerosi vantaggi e non vanno mai a vuoto gli appelli delle forze dell’ordine alla prevenzione e le indicazioni sullo stile di vita che a volte vengono dalla cronaca quotidiana dove gente di malavita approfitta in particolare della distrazioni dei cittadini.

Allora il “Controllo del Vicinato”, attento alla minima variazione della quotidianità in fatto di presenze, attività, rumori, silenzi, si fa ancora più efficace se in casa non si tengono più… tentazioni per ladri e rapinatori.

Gianfrancesco Caccia nella sua campagna a favore del Controllo chiede la collaborazione delle amministrazioni civiche che devono essere molto interessate a disincentivazione e diminuzione dei reati da strada come scippi, furti, graffiti e alla cultura del buon rapporto dei cittadini con le forze dell’ordine.

E si tratta di iniziative destinate solo alla sicurezza, assolutamente lontane dalla politica. Se ne può sapere di più andando sul web dove c’è addirittura una tesi di laurea ( www.controllodelvicinato.it.) o contattando info@controllodelvicinato.it.

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