Gli sguardi degli sportivi nostrani che di questi tempi cominciano – ogni anno – a rivolgersi con simpaticissima e, talvolta, addirittura ansiosa curiosità verso Masnago – palazzetto, cioè, e stadio – quest’anno non sono privi, anzi paiono pieni, di perplessità. In una sorta di “stralunato strabismo” non sanno più in che direzione orientarsi se, cioè, continuare a cercare risposte insistendo a fissare quelle che dovrebbero essere le due fonti di luce o guardare dalla parte opposta cercandovi una tranquillità priva di risposte, di sicurezze è vero, ma almeno priva anche di angosce.
E se dal basket è forse presto per trarre deduzioni in fatto di composizione di squadra per il prossimo anno, certamente non consente ottimismo quella sorta di cartello con un’unica scritta, “vendesi”, fortunatamente solo in maniera immaginaria apposto allo spogliatoio della squadra di calcio. Cartello immaginario ma fatti concreti.
In poche parole pare sia in atto una sorta di esodo di componenti la squadra che, al momento, rende sacrosantamente logica qualche preoccupazione nei cuori dei tifosi bianco-rossi e che non si capisce perchè non sorga anche in quella famosa “creatura” detta “cuore di Varese”.
Per carità tutto è ancora da vedere non potendosi certo escludere che alle partenze facciano seguito altrettanti o anche migliori arrivi. Ma la scritta, al momento terribilmente sola, “partenze” che si legge nella stazione del traffico calcistico locale non può non destare qualche apprensione.
Attendiamo gli eventi. Felici di poter accantonare dubbi e perplessità grazie anche al collocamento sul posto del rituale cartello: “arrivi”.
Che poi siano quelli giusti non può che rientrare nelle speranze di tutti.
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