In un suo articolo apparso su RMFonline nella rubrica Universitas, l’amico Sergio Balbi ha posto la questione di quanto sia importante per il futuro della nostra società una rinnovata energia creativa capace di durare nel tempo, senza esaurirsi in brevi fiammate ed ha individuato come decisivo al riguardo il problema del metodo.
Sulla scorta di quanto scritto, colgo l’occasione per presentare un esempio di significativa realizzazione in ambito medico, che è nata dalla creatività di una persona e che negli anni, per la bontà del metodo usato con costanza nel tempo, è diventata un contributo utile per tanti professionisti in tutto il mondo.
È noto a tutti quanto le conoscenze mediche siano in continua evoluzione e di come non sia facile, per chi pratica la medicina, stare al passo con tale evoluzione e rimanere aggiornato. Nel 1992 un professore dell’Università di Harvard di nome Burton Rose, coadiuvato da un collega, Joseph Rush, ha iniziato a realizzare uno strumento che potesse costituire per altri medici un aiuto per curare i propri pazienti in base a evidenze scientifiche continuamente aggiornate.
Nella sua disciplina, la nefrologia, ha dato vita a un programma informatico di aggiornamento continuo contenente trattazioni di argomenti clinici periodicamente riesaminati in base alla letteratura scientifica, che potessero essere consultati “on line”, anche al letto del paziente o in ambulatorio. Tale strumento di aggiornamento continuo è stato chiamato “UpToDate”. Quello che Burton Rose ha iniziato in uno scantinato di Boston ha assunto in questi vent’anni dimensioni enormi: attualmente sono quattromilaottocento gli esperti che collaborano alla redazione di novemila “topics” in diciotto diverse specialità; gli utilizzatori, sparsi in diverse nazioni del mondo, sono quattrocentocinquantamila.
Io ho cominciato a utilizzare UpToDate nel 2000, quando lavoravo in Baviera. Da allora l’ho sempre considerato uno strumento indispensabile per il mio lavoro di medico considerando assolutamente ben spesi i quattrocento dollari di abbonamento annuo.
Quando qualche mese fa la rappresentante per l’Italia di UpToDate, la simpatica Katia Del Neri, è venuta a bussare alla porta del mio studio per propormi il programma non ha fatto altro che sfondare una porta aperta. Ho così iniziato a collaborare con lei con entusiasmo per far conoscere UpToDate a quanti più colleghi possibile.
Grazie Burton, per la tua creatività e per il tuo rigore metodologico, grazie anche a nome dei miei pazienti.
Chi lo desidera può consultare il sito www.uptodate.com
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