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Fisica/Mente

UN GRAN PESO

MARIO CARLETTI - 28/03/2025

obesoL’Unicef rilancia questo mese di marzo la Giornata mondiale della Obesità. Il tutto parte da un’osservazione: nel mondo, nello scorso 2022, 37 milioni di bambini sotto i 5 anni e 390 milioni tra i 5 ed i 19 erano in sovrappeso.

Rappresentando sovrappeso e obesità importanti minacce per la salute umana e considerato che una malnutrizione può essere anche un mangiare in modo non corretto, si vuole alzare lattenzione sul problema visto anche limportante caduta economica negativa che tutto ciò porta ai bilanci dei diversi sistemi sanitari nazionali.

Laccessibilità, per via di un costo più contenuto, a cibi poco sani soprattutto per i bambini in condizioni di povertà, porta a diete non corrette per età e crescita ideale.

I dati raccontano che nei Paesi a reddito alto e medio alto dove vive il 31% dei bambini del mondo, oltre il 48% è in sovrappeso. Questi numeri quindi interessano in modo particolare noi italiani che (fortunatamente) facciamo parte di quella parte di popolazione che ha facile accesso al cibo (anche quello ideale) e restiamo tra le popolazioni che invecchiano più a lungo.

Questi due fattori sovrappeso ed età avanzata, portano però ad un prodotto molto negativo per il nostro sistema sanitario nazionale, che è laumento esponenziale delle malattie croniche a carattere non ereditario che hanno costi importanti ed in perenne crescita.

Come reagisce quindi lItalia di fronte a questo messaggio Unicef?

In diversi modi ultimo in senso temporale la campagna “Il peso è giusto?” diretta quindi in modo ben preciso ai bambini con lo scopo ovvio di educare per prevenire.

Nel nostro Paese (dati 2023) bambini in sovrappeso erano il 19%, con obesità poco sotto il 10% e con obesità grave il 2,6%, questo secondo i dati raccolti dal sistema di rilevazione nazionale OKkio alla salute in un campione di circa 50 mila bambini.

Lo studio ha messo in evidenza come due bambini su cinque non facciano una colazione corretta il mattino, più della metà fa una merenda abbondante a metà mattinata, uno su quattro beve quotidianamente bevande zuccherate e consuma frutta e verdura meno di una volta al di, più della metà mangia uno spuntino dolce più di tre giorni la settimana.

Per quanto riguarda lattività motoria un piccolo su 5 non ha fatto attività fisica il giorno prima dellintervista, più del 70% non si reca a scuola a piedi o in bicicletta e quasi la metà passa almeno due ore al giorno davanti a tv, tablet o cellulare.

Se si aggiungono anche i dati relativi ai primi 1000 giorni di vita di un umano si rileva che il 47% dei bambini è stato allattato per 2/3 mesi, percentuale che cala al 30% per quelli di 4/5 mesi mentre il 13% di bambini tra 0 e due anni non è mai stato allattato.

Di poco ma i maschi sono quelli maggiormente in sovrappeso e si evidenzia un chiaro trend geografico per cui al Sud sono più diffusi gli eccessi ponderali, così come maggiore è la frequenza nelle famiglie di condizioni socio economiche svantaggiate.

Insieme ad altri Paesi dellarea mediterranea, lItalia è per lOMS tra le nazioni con i più elevati valori di eccesso ponderale.

Indagato anche il numero di ore di sonno che interferirebbe sullobesità (poche favoriscono): il 17% dei bambini dormirebbe meno di 9 h a notte.

Infine altro dato da interpretare è che il 45% dei bambini in sovrappeso è percepito dalle madri come sotto/normo peso ed il 73% ritiene che i propri figli mangino in modo adeguato.

Evidente quindi come il tema riguardi non solo i bambini ma anche la sfera sociale nella quale vivono. Le iniziative del Ministero della Salute mirano quindi anche a scuola, famiglia e genitori senza dimenticare i piccoli per i quali lultima proposta è “W la salute”, dove i personaggi di Walt Disney, con Micky Mouse in testa, in una serie di fumetti promuovono stili di vita salutari.

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