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Sport

SETTENARIO DELLA SCONFITTA

CLAUDIO PIOVANELLI - 21/03/2025

openE adesso sono sette le sconfitte in fila della Openjobmetis. A nulla sembrano essere valsi i cambi in formazione e anche la sostituzione dell’allenatore (lo scorso 12 febbraio il greco Ioannis Kastritis ha preso il posto dell’argentino Herman Mandole dopo il quarto k.o. consecutivo) pare non avere avuto molto effetto.

La squadra varesina, espressione di vertice dello sport provinciale, non vince dallo scorso 12 gennaio, quando si era imposta contro Treviso inanellando il terzo successo in fila dopo i quelli colti in casa contro Napoli e in trasferta a Sassari. Quella miniserie positiva aveva probabilmente illuso molti e addirittura dalla società era uscita la fatidica parola “playoff” come di un possibile traguardo stagionale, a dimostrazione di un totale e preoccupante scollamento dalla realtà.

Una realtà che ha poi presentato inesorabilmente il conto, appunto sotto forma di sette sconfitte che hanno ricondotto la squadra biancorossa nella “zona rossa” della classifica.

Kastritis, diciamo la verità, non è stato molto fortunato: ha avvicendato Mandole durante la sosta di tre settimane per la Coppa Italia e per l’attività della Nazionale ma si è poi ritrovato alle prese con un calendario impossibile: prima una doppia trasferta, a Trapani e a Tortona, contro squadre della prima metà della graduatoria, poi la visita a Masnago di Reggio Emilia, altro avversario di caratura nettamente superiore. Ma la “cura” del tecnico greco era sembrata immediatamente efficace: nelle due trasferte contro Trapani e Tortona la Openjobmetis ha addirittura costretto gli avversari al tempo supplementare, offrendo una prestazione inaspettata, mai vista in precedenza sul piano della grinta e della abnegazione, rinnegando i dettami imposti a Mandole (gioco veloce, tiro rapido, niente difesa a zona) e spostando il baricentro sulla difesa. A Trapani si è gridato giustamente al furto arbitrale (troppe decisioni contrarie, in particolare nella fasi decisive del tempo regolamentare), contro Tortona c’è stato invece del rammarico per un fallo non commesso a pochi secondi dal 40′ che avrebbe evitato il tiro da tre punti con cui gli avversari hanno impattato e rinviato l’esito all’overtime.

Invece nella sfida con Reggio Emilia c’è stato un passo indietro: l’”effetto Masnago” non si è visto e la Openjobmetis è apparsa di nuovo scarica e priva di idee offensive, cedendo il passo a una squadra comunque più forte.

Ma in queste tre partite sotto la guida del nuovo allenatore si è confermato un dato costante, ben presente dall’inizio del campionato: Varese ha perso regolarmente, e spesso largamente, la battaglia a rimbalzo. La matematica non è un opinione, i numeri non mentono e sono testardi: nelle tre partite con Trapani, Tortona e Reggio Emilia il confronto sotto i tabelloni ha consentito agli avversari di Varese di recuperare ben 40 rimbalzi in più (6, 15 e 19) e con un simile presupposto vincere diventa complicato…

Urge, ma questo dall’inizio del campionato, un giocatore di peso, capace di andare a occupare quel ruolo a cui Varese ha rinunciato nelle ultime tre stagioni, un “4 e mezzo”, come giustamente qualcuno lo ha definito, in grado di sostenere quella battaglia sotto i tabelloni impari per Kao e Tyus.

Ma dietro a tutti questi problemi di natura squisitamente tecnica c’è comunque una pesante responsabilità societaria: Luis Scola e i suoi collaboratori da una parte, è vero, hanno consentito la sopravvivenza della Pallacanestro Varese (che cosa sarebbe accaduto se l’ex campione argentino non l’avesse rilevata?), ma dall’altra hanno inanellato una serie impressionante di errori, a cominciare dal “caso Tepic”, che tre anni orsono rischiò di far retrocedere una squadra da playoff, per continuare con la scelta di giocatori quanto meno improbabili per il livello della serie A italiana (Shaid, Cawley-Stein, Young, Harris, Gray, Fall ma anche Kao; e vogliamo parlare degli allenatori Bialasewski e Mandole?). Aggiungiamo poi la discutibile gestione di buoni elementi come Gabe Brown e Jaron Johnson, inspiegabilmente sacrificati.

Adesso per la Openjobmetis comincia la serie di partite-spareggio: 23 marzo a Treviso, 30 marzo in casa con Scafati, 6 aprile bis a Masnago con Cremona, 13 aprile a Napoli, 19 aprile di nuovo in casa con Sassari. Qui si fa la salvezza o si muore…

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