A volte sono le “non notizie” a fare notizia. È quanto è avvenuto per la maxi-rotatoria varesina di largo Flaiano. Da tempo si sono spente anche le tentate critiche di alcuni settori “duri e puri” dell’opposizione (più destra che centro) e qualche mal di pancia sulla segnaletica. Soprattutto, alla riunione indetta dall’amministrazione comunale presso la scuola Parini, a Giubiano, a un anno dall’apertura della nuova viabilità, i presenti erano davvero pochi, dimezzati rispetto alla prima riunione convocata per registrare reazioni a proposte di modifica. E che le cose funzionino lo dicono i numeri, oltre all’esperienza quotidiana. Le code sono sensibilmente diminuite, i tempi di percorrenza si sono tagliati, anche rispetto alle previsioni, e pure i ritardi degli autobus si sono azzerati. Un elemento curioso è tuttavia anche la riduzione complessiva del traffico nelle ore di punta, passato da 3364 a 2909 veicoli/ora. Secondo il Comune sarebbe dovuto all’adozione di percorsi alternativi divenuti abitudine attraverso la direttrice Esselunga – Viale Europa, ma resta sorprendente che la migliorata viabilità convinca un automobilista su otto… a cambiae strada.
Per il sindaco Davide Galimberti, intervenuto alla riunione con i cittadini dei rioni interessati insieme con gli assessori Andrea Civati (Rigenerazione Urbana e Lavori Pubblici) e Raffaele Catalano (Polizia Locale) “non si è trattato solo di un intervento viabilistico ma anche di un miglioramento della qualità del tessuto urbano e rionale”. Insomma, se il Piano Stazioni per ora ha mostrato una rilevanza limitata (effetto maggiore: lo spostamento del mercato e la risistemazione dell’hub autolinee) e la ristrutturazione della ex caserma per farne il nuovo polo culturale procede tra ritardi e i problemi prevedibili di quando si è obbligati a intervenire su un manufatto strutturalmente “intoccabile” per la Soprintendenza, quello di largo Flaiano, opera diretta dal comune e cofinanziata anche da Regione e Ministero, è un successo. Anche se, come speso accade, nella coda si può trovare il veleno Un veleno rappresentato da nuovo quadro di vincoli economici che potrebbe avere impatto su una serie di altri interventi viabilistici.
Ne avevamo scritto due settimane fa parlando di “vacche magre per il comune”. “Il problema c’è e occorre tenerne conto”, ha confermato a RMFonline il sindaco Galimberti: conseguenza dei diretta dei tagli dei trasferimenti governativi e della soppressione dei ristorni diretti dei frontalieri). Un quadro nuovo insomma rispetto a quando la rotatoria veniva aperta e che richiede “strade alternative”. Proviamo a vedere quel che bolle in pentola
Viale Borri – la strada che è l’asse sud di accesso alla città oggi è un colabrodo, in seguito agli innumerevoli interventi che l’hanno letteralmente tagliata in lungo (il “trincerone” di circa 600 metri sulla corsia discendente è una trappola per i mezzi a due ruote) e in largo con decine di intersezioni e “rattoppi”. Conclusi gli interventi e sedimentato il terreno, ci s metterà mano in estate. L’asfaltatura comunque non sarà a carico del comune ma di Le Reti, ovvero la società che si occupa della distribuzione di gas nelle province di Como, Lecco, Monza e Varese e dell’acqua potabile nelle province di Como e Varese.
Largo Flaiano – Interventi estetici. La rotatoria con gli ultimi interventi su illuminazione e segnaletica è completata, ma il suo “look” non è certo attraente. Sono previste migliorie ma, ha avvisato l’assessore Civati, non necessariamente queste comprenderanno il verde, perché la struttura poggia su un’ampia soletta di cemento armato, sotto la quale corre la ferrovia, Le soluzioni vedranno il concorso finanziario di Esselunga.
Ciclopedonale Resta allo studio un collegamento protetto dalla via S. Imerio al Viale Borri
Collegamenti Borri – Giubiano L’ufficio tecnico valuterà le condizioni (la larghezza del tratto interessato) per disegnare una doppia corsia, al pari del lato opposto Magenta-Autostrada per facilitare l’incanalamento da Viale Borri verso l’Ospedale (Tamagno – Gradisca) e Giubiano (Bixio).
Gasparotto – Con il suo semaforo, resta l’unico tratto critico, ma le geometrie (dislivelli e angolo di incrocio) non offrono molte alternative. Si valuterà, ma è solo un’ipotesi di studio, anche una viabilità a senso unico che però comporterebbe un allungamento “a scendere” verso la rotatoria di Flaiano.
Viabilità ex-caserma – Tutto tace sul nodo Spinelli-Pavesi. I ritardi nei lavori del “polo culturale”, dove sono state rimesse le impalcature per rimediare alle infiltrazioni (dovrebbero essere a carico dell’impresa) e gli scavi nel sottosuolo devono fare i conti con “sacche” d’acqua, hanno messo nel congelatore il progetto di riassetto viabilistico. Progetto che prevedeva la chiusura/modifica di Via Spinelli. Non è escluso il ripristino, dopo alcuni decenni, del doppio senso in via San Pedrino.
Via Goldoni – La via a fianco di largo Flaiano lato autostrada, oggi non è raggiungibile dalla rotatoria, obbligando i residenti a un lungo “aggiramento”, ma non sono in vista oggi soluzioni diverse.
Via Selene – La bretella da Via Gasparotto verso la zona Industriale di Schianno è ormai nella fase operativa, con gli affidamenti dati alle aziende. La conclusione è prevista tuttavia non prima di 18 mesi. Ormai il “count down” per l’ultimo biennio dell’amministrazione è cominciato.
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