Nasce a L’Avana nel 1995 e capisce molto presto cosa vuol fare da grande: vuole saltare. Ha un modello da seguire: il cugino, Osniel Tosca, che è campione di salto triplo. Osniel lo osserva, lo segue, lo allena.
Negli anni della presidenza Obama, dal 2009 al 2017, l’embargo nei confronti di Cuba si alleggerisce e ne beneficiano anche gli atleti, ma quando Trump diventa presidente la situazione ritorna difficile per chi vuole dedicarsi allo sport a Cuba. Così lui si rende conto che deve fare un salto più grande: deve andarsene dalla sua terra, anche se la ama.
Nel 2021 è nella nazionale cubana che parte per le olimpiadi di Tokyo. L’aereo fa scalo a Madrid e lui ne approfitta per allontanarsi dal suo gruppo. Abbandona i suoi bagagli, in tasca solo il denaro per un volo con destinazione Italia.
In una precedente occasione aveva conosciuto il tecnico Fabrizio Donato, già medaglia di bronzo di salto triplo a Londra 2012. Gli scrive e gli chiede aiuto. Donato lo accoglie a casa, lo aiuta a mettersi in regola con il permesso di soggiorno e a chiedere asilo politico.
Nel febbraio del 2023, con una delibera del Consiglio dei Ministri, ottiene la cittadinanza italiana. L’8 marzo 2025, agli Europei indoor di Apeldoorn, vince la medaglia d’oro nel salto triplo.
Lui è Andy Diaz.
Intervistato dal TG1, dice “El mio sogno, de giorno uno che sono arrivato in Italia, volea cantare…” Io, che non sapevo niente della sua vita (tutto quello che ho scritto me lo sono andata a cercare dopo), penso: voleva cantare in un gruppo rock, poi ha cambiato idea. Invece: “…volea far emozionare tutti gli Italiani e cantare l’inno di Mameli. È arrivato il giorno”. Mi commuovo, perché il suo italiano è incerto, perché Andy Diaz è nerissimo, uno di quelle persone di cui molti hanno ancora paura. E perché, nonostante ciò che ci si potrebbe aspettare, ama l’Italia più di tanti che ci sono nati.
Mi commuovo perché l’entusiasmo, il coraggio, la costanza che hanno caratterizzato la sua vita sono una bellezza che vedo scomparire ogni giorno di più dal panorama umano.
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