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Società

IL BRACCIO D’ORO

LUISA NEGRI - 07/03/2025

james-harrison

James Harrison

Non sappiamo se sia cominciata l’età aurea come promesso da Trump durante il suo primo discorso da Presidente. Per ora abbiamo qualche dubbio visto il trattamento riservato a Ucraina e a Europa.

A meno che per età aurea si intenda un mondo in cui la vocazione e i tempi e i luoghi sono quelli proposti dal famoso video, che racconta una Gaza a misura del Presidente e senza palestinesi. Esibita come territorio da ‘bonificare”, per diventare poi paradiso balneare e vacanziero in compagnia dei  suoi amici Netanyahu e Musk. Un’oasi sorta sulle ceneri delle case e dei corpi, sulla terribile distruzione perpetrata durante la caccia ad Hamas.

Video a parte, chiunque lo abbia proposto ha reso  bene l’idea di quanto cinismo sia alla base di una mentalità ormai sempre più diffusa ovunque. Interessata al puro guadagno, profittando di qualunque situazione, fosse anche tristissima ed estrema umanamente.  Senza arrivare a situazioni simili, lo constatiamo ormai nella nostra quotidianità. Dove si va purtroppo evidenziando come a prevalere sia la pura voglia di guadagno.  L’oro sta non nel cuore di ciascuno di noi, ma nel portafoglio, nelle teste dei faccendieri, dei furbi, degli affaristi, dei cavatori di sangue  abituati a sfilare soldi dalle tasche di chi capita sulla loro strada. Pensiamo solo alla quotidianità,

Se vediamo un film, se seguiamo uno spettacolo televisivo, se sfogliamo un giornale o lo leggiamo sul web, siamo inondati o interrotti dalla pubblicità, nostra signora incontrastata ormai. O da richieste di pagamenti per beneficiare di un servizio, piuttosto che di un altro, così che la sensazione di avere tutto a portata di mano si trasforma  ben presto in una corsa a ostacoli, se non in una fregatura.

Le richieste arrivano a pioggia, quotidianamente,  anche dal telefono. Sia il cellulare. Sia il fisso. E se è già troppo quel disturbare la vita di chiunque, a qualunque ora del giorno e della notte, è una grazia se non arrivano i tentativi di truffa. Ne sono vittime soprattutto gli anziani. Le persone sole, gli Indifesi, i più fragili e facilmente ingannabili.

Difficile ormai anche trovare un posto per la macchina che non sia a pagamento, quando si deve parcheggiare.

Lo sa il lavoratore che deve prendere il treno la mattina presto e lascia la macchina in stazione, ma succede anche al parente in ansia che accompagna il malato in Ospedale. E capita  persino a chi si reca in strutture sanitarie private -perché in quelle pubbliche  ti possono curare solo dopo mesi- e oltre alla parcella, non proprio bassa per  la visita, ti trovi a pagare il ticket del parcheggio.

Questa ‘età dell’oro’ invocata da Donald forse così  si chiama  perché ricorda il colore delle arance. Per spremute.

In tanta desolazione ci arriva però una bellissima notizia; un uomo australiano, James Harrison, morto all’età di 88 anni, ha donato il proprio sangue ogni quindici giorni, per anni, salvando due milioni di bambini nel mondo. Che altrimenti, per ragioni di cromosomi, avrebbero rischiato di morire subito dopo la nascita.  Si trattava di un sangue molto raro. A seguito di una trasfusione subita da Harrison, che gli salvò la vita in gioventù, i medici si accorsero della rarità e potenzialità del suo sangue.

Richiesto di contribuire allo studio si prestò subito, ben lieto di poter restituire quanto avuto in regalo  dai  suoi  donatori. Ancora in tarda età porgeva  il braccio, sapendo che quel suo gesto era salvifico.

The golden harm man.  Così lo chiamavano: l’uomo dal braccio d’oro. Questo, però, non è latta: è oro vero. Grazie, James.

Sei tu l’esempio. E la nostra speranza.

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