“Le Iene” è un programma di Italia Uno in onda dal 1997, ideato da Davide Parenti – uno degli autori più geniali della televisione italiana – che ha liberamente tratto ispirazione da un format spagnolo, in realtà molto diverso da ciò che è il programma che miete successi in Italia ormai da quasi trent’anni.
Nel corso di questo tempo, una vera era geologica per la televisione, il programma si è molto evoluto, passando da generi assai diversi, lanciando volti diventati celebrità in campi diversi (basti pensare al cineasta Pif) e cavalcando mode e modi televisivi in maniera spesso anche molto disinvolta. Ultimamente il format è stato sdoppiato in due puntate settimanali: quella della domenica con un focus molto netto sulla cronaca nera e quella del martedi con uno taglio più leggero e brillante. Inizialmente queste due anime convivevano nella stessa puntata, rendendo il programma un’altalena di gusti e di emozioni: si andava dalle inchieste sui combattimenti di cani clandestini alle irruzioni nei templi della politica, dove gli inviati ponevano irriverenti domande agli intoccabili, ministri, deputati e compagnia bella.
Oggi i dividendi che paga la cronaca nera, dalle truffe agli anziani agli omicidi insoluti, è sicuramente l’Eldorado di tanti programmi, e non a caso si assiste a una moltiplicazione di contenitori che si occupano principalmente di questi temi, in tutti gli orari del mattino, del pomeriggio e della sera. Le Iene non fanno eccezione e così non è difficile trovarci i medesimi temi trattati da altri talk, una sovrapposizione che toglie inevitabilmente originalità e interesse. La tecnica dell’inviato incursore, che entra e disturba la situazione che deve raccontare, è un formato che ha fatto scuola e dalle Iene prima maniera si è espanso in altri programmi, basti pensare a Striscia la notizia, ma anche a molti talk in cui, oltre agli stessi temi, come si diceva, si usano simili metodi di racconto giornalistico: telecamere nascoste, interviste rubate, incursioni improvvise.
Le Iene si sono poi caratterizzate negli ultimi anni anche per alcune serie “spin off”, che si occupavano in maniera monotematica di alcuni casi di cronaca in puntate lunghe anche quattro ore; si approcciavano argomenti, come ad esempio la strage di Erba o le presunte apparizioni della Madonna a Trevignano, approfondendo in maniera molto specifica ciascun caso e assumendo posizioni particolarmente divisive; un taglio che ha avuto ottimo riscontro, anche nell’opinione pubblica; parlando per esempio del caso di Olindo e Rosa, i responsabili della strage di Erba condannati all’ergastolo, si può dire che sia stata anche grazie all’azione giornalistica condotta de Le Iene che sia stato possibile arrivare a una riapertura del caso, con il deposito di elementi investigativi che sono stati poi giudicati non rilevanti dalla corte; in quel frangente non ci sono stati risultati concreti che portassero a scagionare la coppia (così come sosteneva la tesi de Le Iene, argomentata attraverso numerose puntate di approfondimento e inchiesta), ma certamente il programma ha guadagnato una forte visibilità, mettendosi al centro della discussione pubblica.
Un programma, insomma, che nonostante l’età dimostra di essere molto vitale, sintonizzato sui gusti del pubblico, andando a costituire il vero cuore di Italia Uno, una rete che dai successi diversificati degli anni ‘90 e dei primi anni 2000 è andata via via selezionando le proprie proposte innovative, arrivando a concentrare gli sforzi maggiori proprio sul programma di Davide Parenti.
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