Gesù è in cammino: la lentezza favorisce gli incontri, l’attenzione trasforma ogni incontro in evento. Ed ecco dieci lebbrosi: una comunità senza speranza…
Nove giudei e un samaritano insieme. La sofferenza li ha uniti, la guarigione li separerà. Tutti pregano Gesù, che appena li vede, subito, prima ancora di sentire il loro lamento… – poiché ha l’ansia di guarire, il suo amore ha fretta – compie queste azioni: vede, si ferma, li tocca, anche se solo con la carezza della parola.
Davanti al dolore scatta come un’urgenza, una fretta di bene: non devono soffrire oltre. “Affrettiamoci ad amare, le persone se ne vanno così presto!” (Twardowschi) L’amore vero ha fretta. È sempre in ritardo sulla fame di abbracci o di salute.
Presentatevi ai sacerdoti… Sono purificati non quando arrivano dai sacerdoti, ma mentre camminano sui passi della fede. La guarigione comincia con il primo passo compiuto credendo a Gesù. La vita guarisce non perché raggiunge la meta, ma quando avvia processi e inizia percorsi.
Nove lebbrosi guariscono e non sappiamo più nulla di loro, saranno scomparsi dentro il vortice della loro inattesa felicità, sequestrati dagli abbracci ritrovati, ridiventati persone libere e normali.
Invece uno straniero, l’ultimo della fila, si vede guarito, si ferma, si gira, torna indietro, perché ascolta il suo cuore; intuisce che la salute non viene dai sacerdoti, ma da Gesù; non dalla osservanza di regole e riti, ma dal contatto vivo con quel rabbi. Per Gesù conta il cuore e il cuore non ha frontiere politiche o religiose.
Non fa alcun gesto eclatante: torna, canta, lo stringe, dice un semplice grazie, ma contagia di gioia. Ancora una volta il Vangelo propone un samaritano, uno straniero, un eretico come modello di fede: la tua fede ti ha salvato.
È il centro del brano: la fede è libera risposta all’amore di Dio. La fede che salva non è una professione verbale, non si compone di formule, ma di gesti pieni di cuore: il ritorno, il grido di gioia, l’abbraccio che stringe i piedi di Gesù. Il centro della narrazione è la fede che salva.
Tutti e dieci sono guariti: hanno creduto alla parola, si sono fidati e si sono messi in cammino; Ma uno solo è salvato. Altro è essere guariti, altro essere salvati. Nella guarigione si chiudono le piaghe, rinasce una pelle di primavera. Nella salvezza ritrovi la sorgente, tu entri in Dio e Dio entra in te.
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