S’inizia il 9 febbraio, come accade da lustri, l’anno liturgico dei garibaldini e dei mazziniani di Varese. Una delegazione guidata da Luigi Barion, Presidente di Varese per l’Italia 26 maggio 1859, andrà a Roma, al Gianicolo, per onorare i tre varesini caduti combattendo per la difesa della Repubblica Romana del 1849. Emilio Morosini ed Enrico Dandolo, giovanissimi, cattolici e monarchici, difendevano una repubblica laica, guidata dal Mazzini, perché prima di ogni altro credo era per loro importante raggiungere l’Unità d Italia con Roma capitale.
Lo Statuto della Repubblica ed il suo programma erano avanzatissimi e fecero da traccia, ben cento anni dopo, per la stesura della nostra oggi in vigore. Dandolo e Morosini caddero entrambi nella disperata difesa contro le truppe francesi. Francesco Daverio era mazziniano, cattolico e repubblicano; ingegnere laureato a Pavia, nato a Calcinate del pesce, partecipò alle 5 giornate di Milano e raggiunse poi Garibaldi a Luino e fu protagonista di una impossibile fuga con Garibaldi, circondato dagli austriaci a Morazzone e messo in salvo in Svizzera da Francesco Daverio. A Roma, nel 1849, Capo di Stato Maggiore di Garibaldi cadde durante un attacco alla baionetta.
A Varese la più vecchia scuola superiore porta il suo nome, il famoso ” Daverio” di via XXV Aprile. Una lunga strada collega Casbeno con Bobbiate, la via Daverio, ma nessun segno ricorda Daverio nel suo paese natio, Calcinate del pesce, dove Garibaldi venne accolto durante la fuga verso il lago di Lugano guidato dallo stesso Daverio. Un Comitato per posare una stele per Daverio a Calcinate si è costituito per iniziativa del dottor Piero Zuccato.
Il Comitato conta sul contributo dei varesini tramite la Fondazione Comunitaria del Varesotto (IBAN IT87N0323901600670001966911 con CAUSALE: Stele per Daverio). Varese detiene ormai un primato lombardo per le attività che riguardano il Risorgimento, surclassando anche Milano e questo ci rende orgogliosi. Nel 2008 fu costituita Varese per l’Italia 26 maggio 1859 che nel 2009 celebrò con fasto i 150 anni della vittoria di Garibaldi a Biumo. Riaprì in seguito, grazie all’ impegno di Carlo Manzoni, mazziniano storico, la sezione varesina di A.M.I. associazione mazziniana, la ” Bertolè Viale” e le due associazioni hanno svolto un’ intensa attività con attenzione alla scuola primaria e secondaria, con conferenze, manifestazioni pubbliche in piazza, con pubblicazioni, con visite guidate da Staglieno al Monumentale di Milano e di Varese, da Solferino a Torino, con convegni importanti dalle SOMS ai Dandolo…
Oggi occorre qui segnalare l ultima importante iniziativa di Varese per l’ Italia guidata da Luigi Barion: si tratta di una guida risorgimentale di Varese, frutto dell’ ottimo lavoro di Albertina Galli De Maria, distribuita nelle scuole, disponibile gratuitamente per i varesini presso Info Point del Comune in Via Sacco. Ora si tratta di completare la raccolta fondi per Francesco Daverio .
I veri patrioti parlavano sempre di morire per il loro Paese, mai di uccidere per il proprio Paese e Goffredo Mameli ben ce lo ricorda nel nostro inno nazionale. Cadde anche lui a Roma nel 1849, a 21 anni, con la migliore gioventù di allora, come Emilio Morosini, come Enrico Dandolo, come Francesco Daverio.
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