Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Attualità

UNA VARESE FIORITA

CESARE CHIERICATI - 31/01/2025

fioriLa notizia, buona, è che un gruppo piuttosto nutrito di commercianti del centro di Varese sta dando vita, in piena autonomia, a un’iniziativa di abbellimento floreale che nel prossimo futuro dovrebbe assicurare maggiore gradevolezza alle vie e viette che grosso modo fanno capo a piazza Carducci all’interno del rettangolo pedonalizzato che definisce il centro storico mercantile della città. Uno spazio delimitato a sud da Corso Aldo Moro e via Marcobi, a ovest da via Veratti, a Nord da via Vetera e piazza Cacciatori delle Alpi, a est dalle vie Bagaini, Puccini, Speroni e Largo dei Bersaglieri.

Fino agli anni ’80 era un cuore urbano fitto di negozi e negozietti, bar e caffè ancora indenni dalla concorrenza della grande distribuzione e dalla rendita immobiliare che, nel tempo, ha costretto alla resa non poche attività storiche cittadine imponendo affitti spropositati alla propria clientela. A questo oggettivo impoverimento ha fatto da contraltare positivo la sistemazione del fondo stradale, lastricato col porfido rosso, voluta dalla Giunta Fassa – Biancheri (1993 –’97) e curata, anche nell’arredo urbano, dall’architetto Ettore Mocchetti.

Nel giro di qualche anno l’appeal estetico del centro storico è gradualmente migliorato grazie alle pedonalizzazioni successive a quella di Corso Matteotti e a numerose ristrutturazioni di vecchi edifici strappati a quella che sembrava una inesorabile decadenza. Pensiamo, per esempio, al vecchio Ospedale posto tra piazza Giovane Italia e via Donizetti.

Insomma non si può negare che il centro, al netto di alcune endemiche trascuratezze, abbia da tempo un certo charme propiziato anche dalla presenza di alcuni edifici storici di rilievo rivitalizzati. Al suo interno è gradevole passeggiare, sostare in un caffè, in un ristorante, in una galleria d’arte, in una libreria e naturalmente fare acquisti. Carta vincente, per aggiungere ulteriore charme al salotto buono della città giardino, potrebbe in effetti essere proprio la scelta di puntare sui fiori e sul verde urbano ben sapendo che entrambi, una volta messi a dimora, devono essere curati, bagnati, sostituiti quando hanno inesorabilmente chiuso il loro ciclo vitale. Sotto questo aspetto la mano pubblica varesina ha quasi sempre mandato segnali negativi.

Qualche anno fa fallì miseramente il pur lodevole tentativo di far fiorire, d’estate, almeno Corso Matteotti. In tempi più recenti lo spartitraffico di Corso Europa, discretamente piantumato di gradevoli essenze, è prontamente rinsecchito per l’assenza di regolari e frequenti annaffiature. Del resto mai si è pensato di ingentilire con balconi fioriti la marmorea piazza Monte Grappa diversamente da quanto accade invece alla piazza Riforma di Lugano sempre molto apprezzata dai varesini in gita o in trasferta di lavoro. La realtà è che Varese e la sua provincia vantano un numero consistente di floricoltori ma una scarsa presenza di fiori in rotonde, aiuole e spazi incolti pubblici e privati. Tra quest’ultimi grida vendetta quello piuttosto ampio a lato della ex Caserma dei pompieri di via XXV aprile. Con cure al verde già esistente e l’inserimento di piccoli spazi fioriti potrebbe diventare un’oasi di bello in fregio agli storici edifici scolastici della Media Dante, del Liceo Cairoli e del Liceo Manzoni, le ex Magistrali per intendersi. Investire sulla “fioritura” di Varese potrebbe giovare parecchio alla sua immagine; di conseguenza al turismo che negli ultimi anni sta prendendo quota come addendo del prodotto interno lordo tutt’altro che trascurabile.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login