Propositi per il nuovo anno ne abbiamo fatti, sentiti, letti.
Non coltivo particolari propositi per ogni nuovo anno per la ragione che, avendo vissuto gran parte della vita lavorativa nel mondo della scuola, il mio capodanno è sempre coinciso con il primo giorno di settembre.
Nei primi giorni di settembre facevo ordine tra i tanti propositi che si affastellavano alla ripresa del lavoro: progetti, proposte, idee e desideri maturati nelle giornate del riposo estivo, in una sorta di brain storming la cui forza si riduceva con il passare dei mesi davanti ai problemi endemici del sistema scuola.
Mi trovo un po’ spiazzata quando arriva il capodanno istituito da Carlo IX re di Francia nel 1564, ma provo a recuperare in rete i buoni propositi degli altri per questo 2025.
Vengo investita da un’ondata di ottimismo.
L’ottimismo è contagioso, spiega l’esperto di turno, bisogna trascorrere più tempo con le persone che vedono il bicchiere mezzo pieno e sono sempre pronte a riempirlo quando è vuoto. Perché gli ottimisti si concentrano sulle soluzioni e non sui problemi. Il loro approccio fiducioso e resiliente ci induce a vedere positivamente il mondo e rafforza le speranze sulle sorti del mondo.
Uno psicologo ci suggerisce di individuare obiettivi concreti e realizzabili: rinunciamo alla pretesa del “o tutto o niente”. Meglio concentrarsi su azioni gestibili, tipo una camminata di venti minuti tre volte alla settimana anziché credere di poter raggiungere una brillante forma fisica con la sola forza della volontà.
Gli esperti consultati avvertono: mai lasciarsi influenzare dagli obiettivi che funzionano per gli altri, siano essi i buoni propositi di amici e conoscenti o le suggestioni prodotte dagli esperti, filosofi sociologi consulenti del benessere. Impariamo a scegliere solo ciò che riteniamo un bene per noi.
Mi sono imbattuta in siti che in occasione dell’arrivo del nuovo anno propongono elenchi di propositi per le diverse categorie di cittadini. In un portale che si rivolge alle donne si sprecano ben 9 suggerimenti di desideri per il 2025.
Eccoli in ordine crescente: accetta i cambiamenti, abbi consapevolezza di te, valorizza le tue esperienze, opta per una buona qualità della vita, non ti omologare, resta attivo, cura il tuo aspetto, sorridi più spesso, ricerca e coltiva l’amore.
A questo punto mi sforzo di scrivere anch’io qualcosa sull’agenda 2025.
Ripeto i propositi di sempre, gli stessi su cui mi interrogo di tanto in tanto. Nel 2025 vorrei riconfermare le opportunità che la vita mi regala: apprezzare il tempo presente, lasciare andare i dolori del passato, coltivare le amicizie vere, non essere mai indifferente di fronte alle vicende del mondo, offrire più disponibilità agli altri, riconoscere la bellezza di uno sguardo sulla natura.
Infine, anch’io ho un proposito piccolo, misurabile e raggiungibile: imparare a leggere con lentezza.
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