Il 25 dicembre, al centro dei giorni del solstizio invernale, doveva essere commemorato come il giorno natale della luce, garanzia radiosa che, in tutti i tramonti delle luci caduche, da ogni tramonto si apre la strada di un nuovo inizio.
L’uomo primitivo nelle notti sempre più lunghe d’autunno e nella forza sempre più debole del sole in inverno si era chiesto con angoscia: muore davvero il sole dorato. Ritornerà ancora? O finirà, prima o poi, con l’essere vinto? La rinnovata vittoria rigeneratrice del sole è festa della speranza.
La fede cristiana trovò inizialmente nel culto del sole uno dei nemici più pericolosi, perché era una simbologia più allettante della croce. Ma la luce invisibile ebbe il sopravvento sul sole visibile, con cui il paganesimo aveva cercato di affermarsi. Presto i cristiani rivendicarono per loro il 25 dicembre, come giorno in cui essi avevano trovato la vera luce del mondo.
Natale è quindi nascita di Dio, del sole, dell’uomo. Come questa nostra “stalla” diventa “stella” perché come il sole s’appoggia nel punto più basso, così Dio non sta sulle nuvole, ma ha i piedi per terra e ci raggiunge proprio là dove noi siamo più giù. Dio spalanca gli occhi alla vita: facciamolo anche noi.
Protagonista del Natale è il buio: è la notte del mondo, è la notte del limite, del rancore, della divisione, è la notte delle fatiche, delle delusioni. Il nero che inghiotte si chiama solitudine, malattia, separazione, addio, vecchiaia, lacrima, sofferenza, crisi, frustrazione, angoscia, fallimento, dolore.
Questo è il mistero del Natale che il Dio bambino ci consegna:
Natale sei tu, oggi, quando vuoi, se decidi di far vincere la luce.
L’albero di Natale sei tu quando resisti vigoroso ai venti contrari.
Gli addobbi di Natale sei tu quando mostri i valori che ti adornano.
Le stelle di Natale sei tu quando brilli di bontà, allegria, generosità.
Gli angeli di Natale sei tu quando porti una carezza di speranza.
I Re Magi sei tu quando cerchi la verità e il senso della vita.
La musica di Natale sei tu quando conquisti l’armonia in te e intorno a te.
Il regalo più prezioso di Natale sei tu quando ti rendi conto di quanto vali.
Gli auguri più veri di Natale sei tu quando affronti le tue fragilità.
Il pranzo di Natale sei tu quando sai gustare chi hai accanto.
Buon Natale a chi viene alla luce e apre gli occhi alla vita!
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