Memoires

IL BAMBINO SULL’ALTARE

SILVANO COLOMBO - 20/12/2024

Una Natività  con l’adorazione dei pastori in san Vittore a Varese.

Mi riferisco a quella dipinta ad olio su lastrina di rame da Pier Francesco Mazzucchelli, detto il Morazzone (1573-1626), che fa da corona del Rosario alla Madonna gotica nella cappella per l’appunto del Rosario (in fondo a sinistra entrando).

Non è facile trovarla perché bisogna superare l’impaccio di salire sull’altare, lato sinistro, e forzare la vista e l’atto tanto da richiamare l’attenzione di qualche zelante, solerte sacrista. Ma la ricerca dell’arte ci fa imbattere in siffatti inciampi, ben presto superabili.

Il Morazzone, che aveva già affrescato la volta della cappella negli anni tra il 1598 ed il ‘99, completò l’intervento sulle sottostanti pareti tra il 1615 ed il ‘17.

In quel tempo si presume abbia progettato con mirabili disegni su carta, conservati nel Gabinetto Disegni e Stampe di Firenze (pubblicati da R.P. Ciardi, su segnalazione del prof. C. L. Ragghianti, fin dal 1959) i quindici misteri del Rosario qui trasposti in pittura ad olio su 12 tondi di rame e 3 ovati. I tondi di rame misurano circa cm.30 di diametro. Per inciso, disegni finiti, su “carta tinta a penna, seppia e bistro con lumi di biacca”(vedi Ciardi), come modelli di altissima qualità da sottoporre all’esame dei committenti, come era d’uso fare.

Al centro della scena il Bambino, posato sulla paglia della greppia, amorevolmente sollevato dalle mani di Maria e di Giuseppe, per metterlo in luce davanti ai pastori e farlo diventare luce del mondo.

La sua luce si slarga a 360° fino a profilare le figure dei due pastori che con il dovuto rispetto si avvicinano al Nato incurvandosi, assecondando così la curvatura del tondo.

Pensate, di contro, che il Morazzone non avrebbe potuto realizzare una Adorazione dei Magi perché il loro corteo non sarebbe stato propriamente contenuto nel ben delimitato spazio della lastrina.

Un scelta di stile ma anche di riferimento al messaggio dato primamente ai pastori, al popolo, e non a persone di alto rango.

Un messaggio che perdura.