La lettera

TUTTI CONTRO TUTTI

ALFIO FRANCO VINCI - 13/12/2024

Una recentissima sentenza di una corte d’Appello, mi pare quella di Sherwood, riformando la precedente decisione del Tribunale di Nottingham che aveva inflitto pene severe a quanti si erano appropriati di case di altrui proprietà, pubblica o privata, sulla base del presunto diritto alla proprietà privata, ha invece stabilito che se una casa mi serve, o mi piace, me la prendo, con l’usbergo di una associazione, una volta sovversiva, perché finalizzata a delinquere ed oggi elevata al rango di eroicamente esemplare.

Anche un non conoscitore del diritto si rende conto che una simile decisione sovverte i principi basilari dell’ordinamento giuridico di quello sventurato Paese in cui, da oggi in poi, perderanno valore legale sia le lauree in giurisprudenza che gli attestati di educazione civica, perché i rispettivi programmi di studi saranno da riscrivere integralmente alla luce del nuovo ordine che verrà a determinarsi.

D’altra parte mi torna alla memoria che il capo della chiesa di quel Paese, pochi anni fa, ha legittimato, inviando un proprio rappresentante, intoccabile perché coperto da rango principesco ed immunità diplomatica, non solo l’occupazione abusiva di alloggi, ma anche il furto di energia elettrica, mediante la rimozione dei sigilli, ad opera del nobile diplomatico.

Pare che in quello sventurato Paese, Governo e magistratura (col sostegno della opposizione che persegue solo il “tanto peggio tanto meglio”) stiano organizzando il campionato di “tela di Penelope”, per dichiarare vincitore chi sarà più veloce nel fare (il Governo ed il Parlamento) o nel disfare.
Siamo alle prove generali per distruggere non solo lo Stato di diritto, ma anche le più elementari regole della civile convivenza. Confermo che, a mio parere, in quel Paese sono in corso le prove generali di un tutti contro tutti, visto come unico strumento per restaurare gli antichi sistemi, grazie ai quali governi, con l’aiuto di una parte della magistratura, della stampa, degli ambienti culturali radicali chic & co, anche chi perde le elezioni.
Pare che in quel Paese stia nascendo, in contrapposizione, il movimento degli eroi. Purtroppo, però, per dirla con Brecht, sventurata la terra che ha bisogno di eroi.