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“VARESE PEDALA”

CLAUDIO PIOVANELLI - 13/12/2024

Evidentemente Sergio Gianoli, grande cantore del ciclismo di casa nostra, non riesce a stare a lungo con le mani lontano dalla tastiera. È di pochi mesi fa l’uscita del suo splendido volume sulla storia della Tre Valli Varesine ed ecco un’altra “chicca” per gli appassionati delle due ruote: è appena andato in stampa infatti “Varese pedala”, una sorta di piccola enciclopedia del ciclismo varesino.

Nelle 175 pagine del volume edito da Sunrise Media (un plauso a Michele Marocco e a Fabrizio Pizzullo, gli editori, che non lesinano sforzi per promuovere materiale sportivo che racconta il nostro territorio) è in pratica riassunta tutta la storia del ciclismo varesino, dalla Milano-Varese del 28 agosto 1893, ufficialmente la prima gara disputata sulle nostre strade, sino alla cocente delusione dello scorso 8 ottobre, quando la Tre Valli Varesine numero 103 si fermò dopo una cinquantina di chilometri per volontà dei corridori non più disposti a rischiare l’incolumità sotto la pioggia battente.

Ma durante questi 131 anni le due ruote hanno creato molte, moltissime avventure da raccontare e Sergio Gianoli nel suo “Varese pedala” ha appuntato proprio tutto: la storia del Giro d’Italia, innanzitutto, con i suoi grandi protagonisti (Luigi Ganna, Alfredo Binda, Stefano Garzelli e Ivan Basso si sono aggiudicati nove edizioni della “corsa rosa”), gli arrivi di tappa (13 in provincia di Varese) e i corridori di casa nostra capaci di imporsi almeno in una frazione, da Luigi Ganna, il primo nel 1909, ad Alessandro Covi, ultimo varesino vittorioso nel 2022.

E poi la più che centenaria Tre Valli Varesine, ricchissima di storie e di mille episodi, senza dimenticare il Giro di Lombardia che (grazie soprattutto al superappassionato Maurizio Gandini) ha preso il via per sette volte dalla Città Giardino.

Vogliamo parlare dei Campionati del Mondo? Varese ne ha ospitati due… e mezzo. Già, perché Gianoli ricorda anche l’edizione del 1939, non disputata perché, mentre i corridori erano già pronti per la gara iridata che si sarebbe disputata sulle nostre strade, qualcuno aveva pensato di invadere la Polonia e di provocare la Seconda Guerra Mondiale. Ma poi Varese visse due straordinarie avventure iridate, nel 1951 e nel 2008, tutto documentato in questo bel volumetto.

C’è spazio naturalmente per il ciclismo femminile, con Cittiglio divenuta autentica capitale delle “due ruote rosa”, e per il ciclocross, con le epiche sfide nei prati di Crenna, di Cavaria e di Solbiate Olona tra Renato Longo e Rolf Wolfshohl (questa parte è stata curata da Luigi Cazzola).

Sergio Gianoli non si poteva certo dimenticare della pista ed ecco un capitolo su ciò che è accaduto in un lasso di tempo tutto sommato abbastanza ristretto sul cemento del velodromo dedicato a Luigi Ganna (anche un campionato del mondo, nel 1971).

Non mancano annotazioni per le manifestazioni dedicate ai giovani, a cominciare dalla tradizionale Sagra del Brinzio, che ogni anno richiama un mare di appassionati sulla salita così cara ad Alfredo Binda.

Un’ultima annotazione riguarda il materiale fotografico, ricchissimo e assolutamente straordinario, quasi duecento immagini a colori e in un suggestivo bianco e nero, grazie al contributo dei molti professionisti di casa nostra che negli anni hanno realizzato una sorta di preziosa staffetta per consegnarci immagini in molti casi davvero sorprendenti.

Scrive bene Stefano Zanini nella prefazione: <Questo libro è un tributo non solo a coloro che hanno pedalato sui circuiti della provincia ma anche al pubblico, ai tifosi, ai volontari e agli organizzatori che, anno dopo anno, hanno reso possibile la magia di ogni evento>.

A chi è indirizzato “Varese pedala”? Ce lo dice ancora Stefano Zanini: <Chiunque abbia vissuto a Varese l’emozione di una gara ciclistica, come atleta o spettatore appassionato, troverà in queste pagine una parte della propria storia>.