Un Natale come sempre pieno di speranza, di voglia di cambiamento, un esempio concreto che ci richiama con forza ai nostri doveri, alla bellezza di una famiglia che deve affrontare ogni sorta di difficoltà per affermare il proprio diritto alla vita. Quello che ci aspetta è un Natale che si anima di fedeltà francescana, di spiritualità legata alle tradizioni, all’idea che un po’ di luce sia necessaria per ridare respiro e colore a un’umanità che si risveglia da un lungo sonno, con una miriade di problemi in più con i quali confrontarsi.
È un Natale che arriva dopo mesi di urla, di grida, insulti, lotte, stragi, guerre, antagonismi sfrenati, sparizioni e di uccisioni, di giovani morti in circostanze assurde, di giovani donne uccise dalla follia, di ragazze stuprate e uccise dalla furia omicida di uomini senz’anima e senza cuore.
È un Natale che arriva per affermare che la pace e la fratellanza sono valori umani fondamentali per costruire una convivenza civile basata sul rispetto e sulla solidarietà.
È un Natale in cui il Presepe diventa come sempre fondamentale per indicare una via, per confermare il valore della vita nel mondo cristiano, un mondo che ha sempre una porta aperta alla riconciliazione, alla volontà di costruire ponti quando la fragilità scopre la sua inadeguatezza, la sua incapacità di legare insieme le aspirazioni, le emozioni e i sentimenti di un’umanità flagellata da varie forme di iniquità e intolleranza. Il Natale italiano è la festa di famiglie che allargano le braccia, che insegnano a obbedire, a fare il proprio dovere, ad amare la vita, a vivere con sobrietà con lo sguardo rivolto verso l’alto, sempre pronte a mettersi in gioco, soprattutto quando il gioco si fa duro e richiede il massimo dell’impegno e della determinazione. Il Natale italiano guarda alle luci immaginando un mondo sempre un pochino più illuminato, animato dalla voglia di riconquistare fiducia, perseveranza, tolleranza, generosità. Nell’aria si respira una grande voglia di pace, di una rigenerazione in cui ciascuno possa dignitosamente ricomporre la propria identità, la propria dignità, senza dover chinare la fronte e strisciare, lavorando con la certezza che le leggi siano davvero uguali per tutti, che nell’amore per la libertà ci sia spazio per la rinascita del diritto e del dovere.
Un Natale antico e sempre nuovo, capace di alleggerire i fardelli, soprattutto quando sono pesanti e fanno piegare le gambe. Il Natale: una festa bellissima in cui la famiglia si ricompone e guarda al futuro con la speranza di potercela fare.
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