Era il docente – circostanza che volle sottolineare — un antico sodale di mio nonno materno a conoscenza dei miei studi. Non che la faccenda mi piacesse – tutt’altro – visto che dava per questo adito al pensiero che intendesse riservarmi un occhio di riguardo.
Trattando il secondo giorno di storia americana con riferimento alla aviazione, non mi sorprese affatto che mi chiedesse di dire qualcosa a proposito del primo trasvolatore dell’Atlantico.
Per cominciare scrivendone nome e cognome sulla lavagna a fogli mobili che campeggiava vicino alla cattedra.
Ciò fatto, parlai del desso, del suo Spirit of Saint Louis, del Premio in palio e vinto, della accoglienza ricevuta a Parigi e del successivo trionfo a New York, della dimensione in parecchi ambiti raggiunta, del mortale rapimento del figlio e delle conseguenze giuridiche decisamente importanti, del fatto che fosse un, diciamo così, “non antipatizzante” quanto al Nazismo, che si arrivò a ipotizzare una sua candidatura a White House nel 1940 in particolare perché si riteneva che Franklin Delano Roosevelt non si sarebbe riproposto una terza volta (cosa che invece avvenne) e così via. Un buon quarto d’ora di soddisfacente lezione a mio giudizio, il solo che per il sottoscritto conti, naturalmente.
Fu a quel punto che, sorridendomi, il professore se ne uscì con un “Ottima esposizione, caro Mauro. Ma guarda che il cognome di Charles Lindbergh si scrive con la lettera acca in fondo e non Lindberg senza quella lettera come hai fatto tu!”
Gli sarebbe assolutamente bastato che io avessi tenuto il campo in materia come sapevo, ma quanto aveva sperato accadesse davanti a tutti i discenti invitandomi a scrivere era molto di più.
Intendeva dimostrare che anche chi sa tutto non sa tutto e ci era riuscito.
Fare buon viso a cattivo gioco, fu al momento la decisione presa ricambiando il sorriso prima di tornare a posto.
Infinite – come si vede, dato che ne parlo ancora dopo mille anni – le riflessioni al riguardo.
Non so se lo sprone professorale abbia avuto successo tra i presenti.
Lo ebbe e lo ha per me. Non mi sarebbe e non mi è mai più capitato di lasciarmi sfuggire anche il più piccolo – non certamente insignificante perché nulla lo è – particolare!
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