Sport

ANCORA PIÙ ROSA CHE AZZURRO

ETTORE PAGANI - 22/06/2012

Diventeremo tutti femministi. O, per contrapposizione, maschilisti.

Contrapposizione al senso di inferiorità cui, in quanto maschi, le gentili fanciulle, nello sport, ci costringono a soggiacere. E si ripetono, insistono prendendosi larghi vantaggi che, in gergo ippico, si definirebbero molte lunghezze. Il tutto in una panoramica a largo raggio che passa dalla scherma, alla pallavolo, a nuoto, pallanuoto, pattinaggio, ginnastica e da ultimo solo cronologicamente al tennis. Per noi maschi qualche spazio ma decisamente ristretto.

Nel tennis addirittura uno strapotere con quel posto d’onore conquistato nel singolo da una eccezionale Sara Errani soccombente solo nella pressoché impossibile impresa di battere, nella finale del Roland Garros, una fenomenale Sharapowa. Impresa impossibile, appunto, anche per via della gran forma ritrovata dalla russa dopo un periodo difficile. Impossibilità, peraltro, compensata dalla stupenda vittoria nel doppio ottenuta da Sara in coppia con la Vinci.

Alla Schiavone, prima sul podio nella scorsa edizione, era andata meglio ma anche per aver trovato in finale un’avversaria certamente più “trattabile” di quella toccata a Sara.

D’altro canto la Schiavone, a sua volta autrice di una prova eccezionale, pur sempre femmina è. Insomma anche invertendo i fattori il prodotto non cambia.