L’episodio mi è tornato in mente leggendo un messaggio che un’amica mi ha inviato nella ricorrenza di Ognissanti. Ricordava, l’amica, che don Primo Mazzolari in una di queste ricorrenze, vedendo alcuni dei suoi contadini in chiesa, stremati dalle fatiche dei campi, appoggiarsi alle colonne e addormentarsi, ammoniva: “Non svegliateli, il buon Dio li ama così, nel sonno, sente tenerezza per la loro fatica, stanchi come sono! Sono uomini buoni, questa è la festa degli uomini buoni […] I santi li abbiamo vestiti di una santità che evoca e imprime lontananza: quella dei miracoli, quella dei calendari, quella […] della sontuosità delle liturgie, […] ne abbiamo equivocato e tradito il nome.
Nel leggere queste parole, mi si è ripresentata alla memoria una scena vissuta tanto tempo fa. Insegnavo al serale e i miei studenti erano quasi tutti adulti che lavoravano otto ore al giorno e la sera, dalle 18 alle 23, venivano a seguire le lezioni. Il sabato, tutto il pomeriggio. In quinta Geometri ce n’era uno che faceva il vigile del fuoco. Un giorno, entrando in classe lo trovai con le braccia sul banco e il capo poggiato sulle braccia. Si era addormentato. I compagni mi pregarono di non svegliarlo: per tutta la notte si era adoperato per spegnere un incendio scoppiato su una collina del Varesotto. Parlammo sottovoce durante la lezione, finché non si svegliò spontaneamente, scusandosi. Ovviamente gli dissi che non aveva motivo di scusarsi e che, anzi, dovevamo ringraziarlo per ciò che stava facendo.
Ecco, i santi non sono angeli, “la santità non consiste nel fare cose straordinarie, ma nel fare straordinariamente bene le cose ordinarie” – disse don Luigi Monza, che aveva conosciuto, anche lui, la fatica del lavoro nei campi e delle notti trascorse a studiare. I santi li ho visti in quella schiera interminabile di persone, cariche di attrezzi e di viveri, che si snoda in un lungo serpente umano sulle strade della Spagna per portare soccorso agli alluvionati di Valencia. Li ho rivisti nei medici e negli infermieri addormentati sul pavimento o sulle loro scrivanie durante la pandemia.
Sono già loro il miracolo.
Mi piace pensare che Ognissanti sia la loro festa, la festa degli uomini buoni.
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