Il 7 novembre Gigi Riva avrebbe compiuto 80 anni e l’intera Sardegna, sua terra d’adozione, ha deciso di celebrare la ricorrenza con una settimana di eventi per ricordare un calciatore ma soprattutto un uomo che ha saputo ergersi a mito, ad autentica leggenda.
Dal 5 e fino al 10 novembre, dunque, la “Gigi Riva Football Week” si propone come una singolare festa di popolo, con una infinita serie di eventi (tutti gratuiti) che uniscono sport, arte e cultura e che coinvolgono l’intera popolazione e in particolare i giovani, con l’intento primario di trasmettere loro quell’etica e quei valori che sono stati sempre il tratto distintivo del campione di Leggiuno.
Anche il suo paese natale ha pensato a un evento: il 16 novembre la Nazionale under 18 disputerà una amichevole proprio a Leggiuno per ricordare un atleta che tanto ha dato ai colori azzurri.
Il suo amore infinito per la Sardegna Gigi Riva lo ha sempre dimostrato con i fatti: approdato, a malincuore, al Cagliari nel 1963, non volle mai separarsi da quella terra e da quella gente che lo aveva immediatamente amato, anzi adorato, rinunciando a offerte faraoniche per continuare a sentirsi sardo. Fatti, appunto, non parole… Fatti ricambiati da un amore infinito, anzi, da una devozione che continua anche oggi dove Gigi è sepolto.
Ricordare chi è stato Gigi Riva in campo è molto facile: 156 gol in 289 partite in serie A, tutte con la maglia del Cagliari, con le cui insegne ha vinto il campionato nel 1970; e poi 35 gol in 42 partite con la maglia della Nazionale. E per un attaccante è detto tutto…
In questa occasione, però, vogliamo dedicare la nostra particolare celebrazione degli 80 anni di Gigi Riva al rapporto del campione di Leggiuno con il Varese: un rapporto coltivato a suon di gol nella porta biancorossa, in particolare nelle partite disputate a Masnago e soprattutto nella porta più vicina al Sacro Monte, con la quale lo stesso bomber confessò una volta, scherzando ma non troppo, di avere un particolare feeling…
Si è parlato di un provino che un giovanissimo Riva sostenne nel 1961 per il club biancorosso e nel quale venne bocciato perché giudicato troppo esile e fragile. Non esiste però conferma che questo provino sia realmente avvenuto ed è forte il sospetto che la voce sia stata fatta circolare ad arte da chi, a posteriori (quando Riva era diventato “Rombo di tuono”), voleva screditare la dirigenza del Varese che avrebbe preso un enorme abbaglio. Un abbaglio che presero però all’Inter, provocando al giovanissimo Gigi una cocente delusione quando con una lettera gli venne comunicata la bocciatura nerazzurra.
In realtà, nel 1962 il non ancora diciottenne Gigi approda dal Laveno Mombello al Legnano grazie alla sorella Fausta (alla quale era e rimase sempre affezionatissimo), che si è appena sposata e si è trasferita appunto a Legnano: Fausta lo vuole ancora accanto a sé e a Legnano Gigi trova lavoro come operaio e un posto nella squadra giovanile lilla, salvo essere immediatamente promosso in prima squadra.
Il primo dispiacere al Varese, dunque, Gigi Riva lo riserva già con la maglia del Legnano nel campionato di serie C 1962-63, il primo da lui disputato da professionista. È il 23 dicembre, allo stadio “Pisacane” la partita si chiude sul 2-1 per i lilla grazie alla rete di Gigi al 1′ della ripresa, momentaneamente pareggiata da Montenovo al 12′, e al gol di Gerosa al 26′. Ma proprio quest’ultima rete, prima annullata dall’arbitro per fuorigioco e poi convalidata dopo una consultazione con il guardalinee, provoca un reclamo del Varese che la Federazione incredibilmente accoglie, cancellando di fatto la rete di Riva e disponendo la ripetizione dell’incontro che, il 25 aprile 1963, si conclude sull’1-0 sempre per i lilla (cosa che non preclude la promozione del Varese, che torna in serie B dopo vent’anni).
Ma è naturalmente con la maglia del Cagliari che Gigi scatena contro il Varese le sue straordinarie doti di goleador. Comincia il 25 aprile 1965, quando il Cagliari si impone per 2-0 a Masnago, siglando all’88’ la rete che bissa quella di Visentin al 29′.
Nel campionato successivo, il 3 ottobre 1965, Gigi mette a segno la doppietta che (86′ e 89′) mette al sicuro il successo rossoblù per 3-1 al “Franco Ossola”, facendo seguito alle realizzazioni del varesino Gioia e di Longoni.
Anche il Cagliari però paga dazio di fronte al miglior Varese della sua storia: accade nel campionato 1967-68, che vedrà i biancorossi chiudere al 7° posto. Il 31 dicembre i sardi si inchinano per 2-1 ai biancorossi che vanno a segno con Vastola (6′) e Anastasi (13′) e il gol di Riva (al 18′ della ripresa) non risulta dunque decisivo.
La “vendetta” cagliaritana scatta l’anno successivo: è il 6 ottobre 1968 quando i rossoblù umiliano la malandata truppa di Bruno Arcari imponendosi per 6-1 a Masnago. Gede Carmignani vede infilarsi in rete tre palloni di Riva, oltre a quelli di Boninsegna, Greatti e Brugnera, mentre Leonardi segna il gol della staffa per i malcapitati padroni di casa.
Nel campionato 1971-72 il Cagliari riserva un’altra delusione ai biancorossi di fronte al loro pubblico: è il 2 gennaio 1972, i sardi vincono per 2-0 e Riva sigla al 31′ la rete che fissa il risultato dopo quella d’apertura di Domenghini (11′).
L’ultimo dispiacere al Varese Gigi Riva lo riserva il 22 febbraio 1975 siglando al 15′ la rete del successo del Cagliari a Masnago (1-0). Curiosità: in questo campionato Riva, alle prese con mille infortuni, disputa solo 8 partite segnando 2 gol, uno dei quali proprio a Varese…
Per i biancorossi sarà questo l’ultimo campionato di serie A della loro storia, mentre Gigi Riva concluderà la sua straordinaria avventura calcistica solo un anno più tardi, nel 1976.
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