Nel Dizionario del Diavolo la frontiera viene definita “linea immaginaria tra due nazioni che separa i diritti immaginari di una nazione dai diritti immaginari dell’ altra”. Netanyahu celebrò il giorno della festa del PURIM nel 2018 negli Usa. PURIM è festa ebraica che ricorda la regina Ester che col cognato Mardocheo sventò un piano del re persiano Assuero volto a sterminare gli ebrei. Assuero non fu il primo e neanche l’ultimo. Per l’occasione Netanyahu si esibì con interessanti citazioni bibliche frutto di una seria conoscenza dei libri e citò brani scelti non a caso. Iniziò con ISAIA 60,12. “La nazione e il re che non ti vorranno servire periranno. Le Nazioni saranno distrutte… curvi a te verranno i figli dei tuoi oppressori”.
Era in Usa a chiedere sostegno. Proseguì con ISAIA 49,23. “I re ti manterranno, le loro principesse saranno le tue nutrici; con la faccia a terra ti si prostreranno, lambiranno la polvere dei tuoi piedi “. Terminò con SAMUELE 1,15. “Va, vota alla distruzione di quei peccatori, gli Amaleciti, e fa loro guerra fino ad annientarli”. Diciamolo: è stata una bella festa del PURIM dove si mangia, si beve, si balla. Così, profittando dei giorni di pioggia e di freddo è facile trovare il tempo per andare a leggere qualcosa sul tema toccato da Bibi. Deuteronomio (7,16; 20,19; 26,18;). ” …e il Signore ha impegnato te oggi ad essergli un popolo speciale, come ti ha promesso, alla condizione che tu osservi tutti i suoi comandamenti, egli ti eleverà al di sopra di tutte le nazioni”.
Fatto grave sta nella certezza che Bibi era sobrio e che qualche rabbino in Europa si è augurato che Bibi “finisca presto il lavoro a Gaza”. Mah. Cristo nel discorso sulla montagna ha annunciato un precetto nuovo, quello della misericordia, dell’amore, del perdono e fin dal II secolo qualcuno si era posto dei quesiti, come l’eretico Marcione. Preso dall’ euforia, Bibi non si faccia prendere la mano per poi sentirsi il novello Isaia o Giosuè e puntare ai territori del Grande Israele, dal Sinai al grande fiume, l’Eufrate, anche perché gli italiani che vivono con la pensione minima sono già oltremodo provati per il sostegno a Bibi che ci chiede armi “per il lavoro” a Gaza.
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