Ambiente

AL LUPO, AL LUPO!

ROBI RONZA - 25/10/2024

Qualche giorno fa, un lupo uscito dalla grande pineta che si estende alle porte di Tradate, ha raggiunto e sbranato un vitello. A questo punto si è appreso che già da un anno c’era chi sapeva dell’esistenza di questo lupo, ma che la notizia non era stata fatta circolare “per evitare allarmi”.

 Il lupo di Tradate per il momento è solitario, ma gli animalisti sperano nell’arrivo di una lupa grazie alla quale la pineta (che è un’isola verde in un territorio di bassa quota fittamente abitato) possa riempirsi di lupi.

Le reazioni e i commenti della stampa locale, sia cartacea che telematica, sono un intreccio tra il «pensiero unico», a norma del quale dobbiamo essere felici del ritorno tra noi dei grandi carnivori, e di resti del buon senso e quindi della consapevolezza che la pacifica vicinanza dell’uomo con questi animali è impossibile, come peraltro certificato in tutte le letterature del mondo sin dalla più remota antichità.

A pochi giorni insomma dalla notizia della presenza del lupo sulle Prealpi varesine (Il lupo sui monti di Varese) arriva questa informazione sull’ulteriore avvicinamento del grande carnivoro all’area metropolitana milanese. E ricordo che lo scorso 10 settembre un bambino di quattro anni e mezzo venne aggredito in un parchetto adiacente a un centro commerciale di Roma (Lupi a Roma. I grandi carnivori come problema sociale). Quello insomma del dilagare incontrollato dei grandi carnivori, ed anche di erbivori aggressivi e dannosi come i cinghiali, sta diventando un grosso problema nazionale che la politica evita colpevolmente di affrontare.

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