Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Parole

UN ROMANZO CI SALVERÀ

MARGHERITA GIROMINI - 25/10/2024

letturaUn romanzo ci salverà. Lo afferma qualcuno parafrasando la famosa frase di Dostoevskij sulla bellezza.

È sicuro che un romanzo potrà salvare un buon numero di lettori, me inclusa: dalla noia, dalla povertà immaginativa, dalla mancanza di sogni ad occhi aperti, dall’incomprensione delle emozioni altrui o dal misconoscimento delle proprie.

Le mie prime emozioni di lettrice le ricordo benissimo: me le provocò il libro “Cuore “di De Amicis, letto e riletto con annesse lacrime per le disgraziate vicende di bambini sfortunati.

La passione per la lettura, in prevalenza di romanzi, è continuata nel tempo senza interruzione, confortata, a mia insaputa, dal pensiero dell’editore Valentino Bompiani che affermava: “Chi legge vive due volte”.

Parliamo di chi legge e di chi non legge romanzi.

Gran parte delle lettrici sceglie i romanzi mentre una buona parte dei lettori si dedica in prevalenza a saggi, biografie e autobiografie ignorando i romanzi.

Ho consultato amici che sono buoni lettori ma che ignorano il romanzo come genere letterario: sono dell’idea che non si debba sprecare troppo tempo a leggere di storie inventate quando la realtà è ben più interessante e più utile da conoscere. La lettura di qualche classico ci sta pure, magari per rinverdire un ricordo scolastico legato a un bravo insegnante di letteratura.

Ma i romanzi parlano di mondi che non esistono, di universi non necessari, e non sono finalizzati a un preciso scopo.

Credo invece che il romanzo apra nuovi mondi: quando ci si tuffa in una storia si entra in una vita “altra”, in una realtà immaginata ma accolta come vera dove si trovano vicende che ricordano le nostre.

Quando si chiude un libro e si rialza lo sguardo sulla realtà, è possibile scorgervi accenti e rimandi alle storie appena lette.

Il romanzo riesce a trasformare in scrittura il bisogno profondo che ha il cuore umano di ampliare il tempo che gli è concesso con altre storie, altre vite, altri sogni.

Ci racconta di vite fortunate, di incontri che a noi sono stati negati, ci trasporta con gli occhi e il cuore dei personaggi in luoghi mai visitati. Ma anche con le storie di vite sfortunate ci aiuta a capire la realtà e ci insegna che la sorte si accanisce spesso ingiustamente sugli individui.

Provando a metterci nei panni degli altri ne cogliamo le motivazioni, le paure, i desideri, riusciamo a smussare i tanti pregiudizi su chi è diverso da noi.

C’è tanta vita vera nei romanzi.

Lo garantisce Proust quando afferma che per sperimentare tutti i generi di felicità e di disgrazie che un romanziere riesce a scatenare in un’ora di lettura, ci vorrebbero decine di anni della nostra vita ordinaria.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login