A volte si giudica qualcuno da chi frequenta. Se questo fosse vero, Gesù è messo male: Giuda lo tradisce, Pietro lo rinnega, gli altri per paura lo lasciano solo…
Si potrebbe dire anche il contrario: Giuda pareva irreprensibile perché vicino al Signore, finché si è rivelato per quel che era.
Gesù ci presenta i 5 valori dell’amicizia, che sembrano strani, ma sono attuali.
Guarite gli infermi. Prima qualità dell’amico è smuovere ciò che si è paralizzato, bloccato, rattrappito.
Risuscitate i morti. Seconda qualità è ridare vita, rinvigorire, sfidare ciò che sembra finito, andando oltre, nonostante tutto.
Purificate i lebbrosi. Terza qualità è disinfettare il marcio, ciò che fa male, fa soffrire, rovina, imbruttisce, allontana.
Scacciate i demoni. Quarta qualità è combattere il negativo che rende “posseduti”: pregiudizi, fissazioni, pretese, gelosie, invidie, ossessività, possessività, ingiustizie, mediocrità.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. La quinta dimensione fa capire che le precedenti noi le riceviamo molto più che farle.
Le qualità dell’amicizia sono degli altri e impreziosiscono noi. Di solito si pensa agli Apostoli come a “supereroi”, ma tanti lo sono con noi, realizzando l’essere amici di Gesù.
Lo ha cantato Mr Rain a Sanremo: “Non puoi combattere una guerra da solo. Il cuore è un’armatura: ci salva ma si consuma. A volte chiedere aiuto ci fa paura, ma basta un solo passo come il primo uomo sulla luna, perché da fuori non si vede quante volte hai pianto.
Si nasce soli e si muore nel cuore di qualcun altro. Siamo angeli con un’ala soltanto e riusciremo a volare solo restando l’uno accanto all’altro.
Camminerò a un passo da te e fermeremo il vento come dentro gli uragani: supereroi, come io e te. Se avrai paura, stringimi le mani perché siamo invincibili vicini. E ovunque andrò sarai con me.
Ci sono ferite che non se ne vanno nemmeno col tempo, più profonde di quello che sembrano: guariscono sopra la pelle, ma in fondo ti cambiano dentro. Ho versato così tante lacrime fino ad odiare me stesso, ma ogni volta che ho toccato il fondo tu c’eri lo stesso. Non ho molto da darti, ma ti giuro che camminerò a un passo da te… Mi basta un attimo e capisco che ogni cicatrice tua è anche mia. Mi basta un attimo per dirti che con te ogni posto è casa mia”.
You must be logged in to post a comment Login