Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

L'intervista

PIÙ VELOCI O PIÙ FREQUENTI?

SANDRO FRIGERIO - 18/10/2024

treno03Milano sempre più grande? Tra i compiti del sindaco di Varese Galimberti, neonominato ambasciatore della Grande Milano c’è l’idea di una “città virtuale in 60 minuti”. Inevitabile pensare ai trasporti su rotaia, che nell’area contano attorno al milione di passeggeri al giorno.
Per capire che cosa ci aspetta, ne parliamo con un varesino, anzi un tradatese, che ha avuto le massime responsabilità in FNM, controllata per il 57,6% dalla Regione Lombardia. FNM non solo gestisce in proprio 330 km di binari e 124 stazioni, ma con Trenitalia (FS) possiede Trenord, che governa quasi tutto il servizio ferroviario in Lombardia 2.200 treni ogni giorno su 2 mila km di rete, oltre a servizi bus. Ingegnere dei trasporti, in pensione da un mese, Giorgio Spadi è stato sino a qualche settimana fa il direttore operativo di Trenord. Un superesperto, che siede anche nel consiglio di amministrazione dell’italo-elvetica Tilo.

  • Giorgio Spadi

    Giorgio Spadi

    Milano in 60 minuti. Che idea suggerisce?

Che in 60 minuti c’è un bacino di quasi 8 milioni di abitanti; ancor di più con le linee AV con cui si arriva a Torino, a Bologna, tra non molto a Genova, e con qualche minuto in più anche a Lugano. È però importante considerare non tanto il tempo da stazione a stazione, quanto quello da casa a destinazione

  • Quali conseguenze?

Vuol dire considerare le coincidenze tra i treni, l’integrazione con altri mezzi, il tempo per arrivare alla stazione, dove trovare servizi dai parcheggi alle le ricariche elettriche, i percorsi pedonali e ciclabili… l’intera catena origine-destinazione

  • A Varese ci si domanda perché i tempi non siano granché migliorati in mezzo secolo

Lo so, anch’io ho fatto il pendolare, però se guardiamo all’esperienza complessiva del viaggiatore, contano anche regolarità e frequenza. Da Varese a Milano solo sulla linea di Saronno abbiamo due treni veloci e due regionali ogni ora. Allora dico: è più importante avere un “treno bandiera” da 42-45 minuti che però pretende strada libera davanti, o averne ogni ora due da 52 minuti e altri locali? Su entrambe le linee – Saronno o Gallarate – non è realistico scendere sotto i 45 minuti, tempo realizzabile con il quadruplicamento da Rho a Gallarate.

  • Milano-Varese in mezzora resta un sogno?

treno-01Bisognerebbe avere una linea dove c’è solo quel treno, senza fermate intermedie. Impossibile. Oggi tra Saronno e Bovisa transitano sui soli binari “veloci” 14 treni all’ora provenienti da Laveno-Varese, Como, Malpensa, Novara, più i treni suburbani sulla “linea lenta”.

Poi c’è il nodo di Milano: la tratta da Rho Fiera a Garibaldi richiede 9 minuti, per Centrale 14, e anche da Bovisa a Cadorna, la tratta più diretta, ce ne vogliono 8. Tempi non comprimibili.

  • Quanto pesano le fermate?

Tra apertura e chiusura porte, uscita pedane, movimento passeggeri, decelerazione e ripartenza, il capotreno che dà il via libera: almeno 3 minuti.

  • Si parla del tram-treno tra Laveno e Varese.

Sarebbe un passo indietro, con “rottura di carico”, cioè cambio treno a Varese. Nelle ore di punta, i treni da Laveno per Milano arrivano a Varese con più di 300 viaggiatori, che dovrebbero scendere da un tram per salire su un treno, perché? Credo che per la linea Laveno – Varese la frequenza di 30 minuti sia adeguata e sui 22 km della tratta c’é una fermata ogni 2,5 – 3 km: una buona distribuzione sul territorio

  • Il binario unico tra Manate e Laveno però è un problema…

Il raddoppio totale della tratta, tra viadotti e gallerie sarebbe molto oneroso e darebbe benefici modesti Già oggi, su quel binario unico transitano 6-7 treni all’ora. Discorso diverso se si volesse pensare a una mobilità urbana su rotaia da Belforte a Casbeno. Ma è un altro tema.

  • Come migliorare?

Entro il 2030 saranno completati i raddoppi selettivi Morosolo-Barasso e Cocquio-Cittiglio che permetteranno di andare da Varese a Laveno e viceversa ogni 30 minuti.

  • E tra Varese, anzi Malnate e Como? Si rimpiange la linea chiusa 60 anni fa…

Ormai parte dell’ex tracciato è stata occupata. Lì una ferro-tramvia avrebbe senso, un servizio che possa viaggiare in parte su sedime proprio e in parte sulla strada, con mezzi compatibili con entrambi i tipi di binari. Semplificherebbe anche di molto l’ingresso in Como da Grandate, dove correrebbero insieme treni e tram, con regole diverse. Un progetto su cui lavorare.

  • E verso Lecco?

Lì è prevista l’elettrificazione, ma occorre intervenire sull’infrastruttura. La Tilo potrebbe estendere i servizi dal Canton Ticino fino a Erba e Lecco. Ma occhio ai costi: far viaggiare un treno costa 18 euro a km, contro i 4 del bus.

  • A Varese serve connettere le due linee RFI/FS e FNM?

treno-03A parte i costi e gli spazi impossibili, non vedo vantaggi. Le due stazioni sono vicinissime, serve però un’integrazione strutturale e funzionale: se ne parla da un’infinità.

  • Si va verso il completamento del progetto stazioni…

Una straordinaria occasione persa, perché non c’è unificazione. Pur mantenendo le due linee distinte, si poteva realmente fare un complesso integrato: marciapiedi mobili, parcheggi condivisi, servizi congiunti, un mini centro commerciale, ristoranti, per tenere vivo e quindi più sicuro tutto il comparto.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login