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Editoriale

QUEI DUE

MASSIMO LODI - 11/10/2024

Gramsci e Giulio Cesare Croce, autore di Bertoldo

Gramsci e Giulio Cesare Croce, autore di Bertoldo

Mario Orfeo, nuovo direttore di Repubblica, ha citato Gramsci nell’editoriale d’avvio. Scriveva Gramsci e riscrive Orfeo: “Per la destra italiana una cosa è giusta solo perché decisa da chi comanda e se non viene attuata la colpa è di chi si oppone”. Una sorta di cadornismo politico. Detto senza rancore, chiude Orfeo.

Sì, appunto. Senza rancore: a seguire, breve storia d’un errore strategico. 1) La Corte costituzionale attende la nomina del quindicesimo giudice, tocca al Parlamento designarlo, arriva il sollecito di Mattarella. Meloni rimugina, infine decide d’andar dritta: nessuna trattativa con le opposizioni, pur se il prescelto richiede una maggioranza qualificata. Punta sul consigliere giuridico di Chigi e padre della riforma chiamata premierato: Marini. 2) Monta subito la protesta e Schlein annuncia l’Aventino-bis, dopo quello scalato evitando di votare sul cda Rai. Stavolta, fra mille titubanze, Conte la segue, assieme a Calenda, Renzi, Bonelli, Fratoianni. Miracolo: la sinistra specialista nel dividersi si unisce, la destra infila una rassegnata scheda bianca nell’urna. Bisogna rifare tutto. 3) Monta una seconda protesta, dei possibili vincitori divenuti melanconici sconfitti. Uno per tutti, Salvini (el parla semper lü, come nel Milan di Zaccheroni segnava sempre Ganz): ci direbbero di no anche se gli proponessimo Madre Teresa di Calcutta.

Lo affiancano indignazioni siliconate dall’umor comune di FdI, Lega, Forza Italia: quand’è al potere, la sinistra nomina chi le pare, fregandosene degli altri. Quando non lo è, grida allo scandalo bollando l’analogo comportamento dei rivali. 4) Non lo scandalo, ma l’imbarazzo vien suscitato da una destra inabile a calibrare le mosse. Se per nominare un giudice costituzionale devi trattare, tratti. Se non hai i numeri sufficienti, lavori così da garantirteli. Se ti viene richiesto equilibrio, non puoi cercare d’imporre chi già fa parte della tua squadra (il citato Marini). Ne peschi uno d’area, ok, però in grado di raccogliere il favore delle minoranze. Almeno d’una parte, che serve a raggiungere l’obiettivo. Diversamente agendo, coli a picco. 5) La vicenda testimonia il livello d’approssimazione istituzionale che informa azioni meritevoli del contrario.

Senza rancore, come argomentava Gramsci e precisa Orfeo: questo cadornismo politico solleva timori ben oltre la scelta d’un alto magistrato, proiettando ombre sul lavoro routinario della squadra di governo. Ma siamo ottimisti: i passi falsi aiutano. Se non a Gramsci, la destra darà retta al Bertoldo di Giulio Cesare Croce: chi è stato scottato dalla minestra calda, poi soffia persino su quella fredda. Di solito, eh.

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