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Lettere

RISPOSTA INSERVIBILE

- 05/10/2024

L’Associazione che presiedo è da parecchio tempo che chiede al Comune di Varese specifiche sul recupero dell’Ex Aermacchi di Via Sanvito Silvestro. Anche questo giornale è custode delle numerose nostre richieste in tema. Parzialmente e finalmente, è stata data risposta con una pec in cui si invitava l’associazione “a formalizzare specifica richiesta di accesso agli atti indirizzata alla scrivente Area IX^ – Gestione del Territorio, predisponendo istanza secondo la modulistica che si allega alla presente nota, ciò anche al fine di definire correttamente la documentazione richiesta e in modo dettagliato il vostro interesse diretto, concreto ed attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata connesso all’oggetto della richiesta (dimostrare cioè che il documento richiesto possa dispiegare effetti diretti o indiretti nei Vs confronti).

La richiesta dovrà indicare i soggetti controinteressati, rispetto ai quali il vostro esercizio di accesso potrebbe vedere compromesso il loro diritto alla riservatezza in quanto la conoscenza della documentazione richiesta sia idonea ad arrecargli un pregiudizio giuridicamente apprezzabile”.

Per quanto riguarda la richiesta di visionare il progetto la risposta è: “si anticipa sin d’ora che occorrendo assicurare la tutela delle esigenze dell’amministrazione nella fase preparatoria dei provvedimenti in relazione a documenti la cui conoscenza possa compromettere il buon andamento dell’azione amministrativa si ritiene opportuno un differimento temporaneo dell’accesso fino alla conclusione dell’iter di rilascio permessi di costruire”. Ho quindi risposto facendo notare come la stessa ci abbia messo in difficoltà perché rende l’attività di un’associazione locale, come la nostra, che vuole tutelare interessi comuni, praticamente impossibile a meno di avvalersi di persone qualificate a produrre le istanze richieste.

A tal proposito faccio notare, oltre alle numerosissime istanze di principio di carattere nazionale e internazionale soprattutto, come il Consiglio di Stato, Sezione IV, con la sentenza n.1117/2024, abbia ribadito in maniera chiara ed esplicita il diritto che spetta a ciascun cittadino di avere un rapporto con la Pubblica Amministrazione in grado di potere soddisfare tutte le richieste di informazioni su di un’opera pubblica, anche ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione obbligatoria.

La finalità che il legislatore si propone è esattamente quella, ribadita proprio dal Consiglio di Stato in questa occasione, di favorire la partecipazione al dibattito pubblico e il controllo democratico dell’attività amministrativa, senza necessità di verificare la legittimazione del soggetto richiedente.

L’ente pubblico non ha ancora maturato quanto il legislatore richiede.

Arturo Bortoluzzi

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