È noto che gravi problemi di carattere intestinale trovano soluzione grazie a massicce dosi di prugne cotte da ingoiare al mattino e alla sera. O no? Le carceri italiane sono stracolme di disgraziati che spacciano anche qualche dose di marijuana perché da noi la cannabis cosiddetta “ludica” non viene venduta anche dai giornalai come in Colorado (Usa) da 8 anni ed in altri quattro Stati facenti parte della nazione che ci comanda. È stata vietata anche la cannabis terapeutica ma nessuno se n’è accorto perché nelle farmacie non la si trovava neppure negli anni passati. La forniva l’Esercito. Come per le prugne cotte terapeutiche, in un momento di grave crisi nel mondo delle carceri, sovraffollate come non mai, cosa fare se non inventare 24 nuovi reati che con il sovraffollamento ulteriore delle carceri aiuterà anche il sovraffollamento delle aule dei tribunali?!
“Più prugne pe’ tutti” direbbe Cetto. Chiamato il provvedimento varato dal Governo “Decreto Sicurezza”, non è chiarissimo di quale sicurezza si tratti, la sicurezza di chi? Nel 2019 dati statistici di OCSE, che riguardavano la criminalità, stabilivano che l’Italia è il Paese dove si commettono meno omicidi al mondo in rapporto al numero di abitanti. Nel 2018 o forse nello stesso 2019, gli omicidi commessi erano stati 367, uno al giorno. Espresso il valore in percentuale per ogni 100.000 abitanti si ricavava un valore di 0,4. Dopo il primato mondiale italiano veniva la Francia con lo 0,7, quasi il doppio. Terza era la Germania con 1,2. Ultimi Messico e Venezuela con valori oltre il 50. Nella sola città di Chicago vengono commessi 1200 omicidi in dodici mesi; in una sola città. Gli omicidi commessi in Italia negli anni ’60 erano circa 2500. La mia simpatica ed anziana vicina di casa, dopo non breve chiacchiera sulla porta di casa mia, ha guardato l’orologio: “È tardi, corro a casa perché si fa buio, ho paura”. La signora è benestante e ha due figli. Le ho fatto notare che gli omicidi in Italia avvengono tra le mura di casa, tra parenti, amanti, fidanzati, padri e figli, donne abbandonate. Le ho chiesto se i suoi figli hanno problemi economici. Il pericolo non è in strada, si ammazza tra gente conosciuta dentro casa. La signora non è a rischio stupro, né passivo e neppure attivo, ragionevolmente. Non ho chiesto alla vicina se i suoi figli fanno uso di stupefacenti. Se ne è andata salutando poco cordialmente.
I reati contro il patrimonio si sono ridotti nel numero: in 30 anni, al 30%. Cresciuti invece i furti di auto e materiale elettronico, naturalmente. Infatti dei 24 nuovi reati inventati neppure uno riguarda il patrimonio, la roba. È reato protestare anche in veste di alunni della scuola dell’obbligo ma in questo caso bastano i manganelli e il voto in condotta; è troppo complicato adire al tribunale dei minori. San manganello mette tutto a posto. Si è parlato di Decreto “Anti Ghandi” che punisce una persona che con un cartello al collo con qualche motivo di protesta staziona magari lungo un marciapiede dove intralcia il passaggio di pedoni o vecchietti col cane. Se attua resistenza passiva gandhiana rischia due anni di galera, gli stessi anni che Toti, pur innocente come dice lui, ha patteggiato. Bene bene, c’è altro e di più naturalmente anche per gli immigrati che vengono privati del cellulare. Forse le forze politiche che hanno varato questo decreto immaginano di rimanere al potere per sempre. Potrebbero però pensare di finire all’ opposizione loro…Poi ci sarebbe da scrivere sui voti a scuola, quelli in condotta ma è materia che fa parte di un’altra cura di prugne cotte. Viene giustamente punita la gentaglia che occupa gli ospedali e aggredisce medici ed infermieri. Non sappiamo invece nulla per coloro che “menano” insegnanti dei propri figli. Evviva il Decreto Sicurezza che una sicurezza in più c’è l’ha subito data. In Parlamento, alla Camera, di 160 esponenti dell’opposizione se ne son presentati al voto 91, muti. Di nuovi Giacomo Matteotti non c’è traccia È certo. Sicurissimo. Attendiamo ora frementi un nuovo Decreto. Cosa proporre al popolo sovrano? Vedremo. Eia eia trullallà.
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