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Storia

PONTEFICE SFIDANTE

PIETRO CARLETTI - 04/10/2024

damasoUna cospicua documentazione epigrafica indica che Damaso nacque intorno al 305, probabilmente a Roma, dove compì la sua carriera ecclesiastica fino a raggiungere la vetta del pontificato.

Il percorso che lo portò a diventare il trentasettesimo papa della Chiesa cattolica fu travagliato e si compì in un periodo storico in cui la Chiesa soffriva profondamente per le ingerenze dell’imperatore filoariano Costanzo II.

Prima diacono al fianco di papa Liberio, poi suo successore, Damaso superò le sfide dell’antipapa Ursino con il quale si scontrò duramente fino a sconfiggerlo.

Il 1°ottobre 366 occupò la basilica lateranense, sede amministrativa della Chiesa romana e venne consacrato vescovo di Roma dal presule di Ostia, secondo un’antica tradizione.

Durante i suoi diciotto anni di pontificato, papa Damaso affrontò il suo antagonista Ursino insieme ai suoi partigiani e si dimostrò un validissimo uomo di governo. Il pontefice non si limitò a convocare concili cui parteciparono i futuri santi Ambrogio e Girolamo e a contrastare le dilaganti sette ereticali, ma si dedicò anche al consolidamento del primato della Chiesa di Roma sul piano giurisdizionale, aspetto che prima di lui non sembrava costituire materia di approfondimento teologico o di dibattito dottrinale.

Il punto cardine per la realizzazione del suo progetto doveva cominciare con l’organizzazione di una curia centralizzata, dotata di figure professionali e di strumenti idonei che le garantissero un’attività sempre più impegnata ed estesa, anzitutto in Occidente.

I primi segni dell’autorità pontificia si affermarono come fondamenta del nascente diritto ecclesiastico, rafforzarono il ruolo della sede apostolica e la crescita della sua organizzazione interna, ormai dotata di archivi e di biblioteche in cui era conservata la documentazione sui rapporti con le altre Chiese.

Oltre all’organizzazione politica, il pontefice si curò anche della sfera liturgica avviando la revisione e la uniformazione delle molte versioni dei vangeli e dei salmi. L’impresa fu affidata a Girolamo, che oltre ad esaudire i desideri del papa, unì più tardi al suo lavoro la prima traduzione latina di tutti i libri anticotestamentari realizzando la Vulgata, versione completa delle Scritture, per secoli punto di riferimento per la tradizione canonica della Bibbia nella Chiesa cattolica.

Nel suo programma papa Damaso non trascurò di promuovere l’attività edilizia inaugurata dal suo predecessore. Egli la estese sfruttando i generosi contributi delle famiglie aristocratiche da poco convertite e destinò parte delle risorse ad una vera e propria opera di archeologia che consentisse di riportare alla luce le tombe dei martiri e la storicità delle loro imprese.

Questa operazione fu accompagnata dalla fioritura di epigrafi latine composte in versi dal pontefice e poi incise dal più noto calligrafo dell’epoca, Filocalo. Il carattere fortemente celebrativo delle iscrizioni fu modellato sull’esametro eroico con un lessico proprio della cultura tradizionale che prima lodava i fasti imperiali e i suoi protagonisti, ora glorificava i nuovi eroi, i martiri.

L’esaltazione delle vite di uomini offerte a Dio, dopo il patimento di supplizi subìti a Roma, contribuiva a sviluppare il primato della cristianità romana, inoltre rendeva ufficiali e memorabili le loro gesta, visto che il committente, l’autore e il dedicante era il pontefice in persona.

Papa Damaso morì nel 384 e fu sepolto in san Lorenzo in Damaso, chiesa da lui voluta. Alla sua morte Ursino si ripresentò come candidato, ma anche questa volta non ebbe successo.

La Chiesa lo canonizzò riconoscendo il valore positivo delle sue scelte politiche e liturgiche, che comportarono significative novità sia per la Chiesa sia per la città di Roma.

La memoria del pontificato damasiano rimase viva nei secoli e fu nuovamente benedetta da Pio XI, che lo proclamò patrono degli archeologi, e poi da Giovanni Paolo II, che gli riconobbe il merito di aver riportato alla luce le catacombe «cardine di unità e pietà» per ogni credente.

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