Con la metà di settembre è partita ufficialmente la programmazione autunnale della televisione generalista italiana.
Il day time, ovvero il palinsesto che copre la mattina e il pomeriggio, non presenta sostanziali novità rispetto all’anno scorso, né sulla televisione pubblica né sui canali privati: tanta cronaca nera a partire dal mattino, passando per il primo pomeriggio di Raidue, transitando con Alberto Matano su Raiuno alle 17, che continua a schiacciare la concorrenza di Myrta Merlino su Canale5, per arrivare infine alle prime serate di Quarto Grado, Chi l’ha visto?, Far West, Zona Bianca e altri ancora: sembra che i fatti di sangue siano una calamita invincibile (e a basso costo!) per attrarre senza grosso rischio l’attenzione di grande parte del pubblico italiano.
I classici programmi di cucina del mezzogiorno di Raiuno si contrappongono, con calante efficacia, a Forum, una delle trasmissioni ormai più antiche della televisione italiana, essendo partita a fine settembre del 1985.
In prima serata non ci sono novità di rilievo: vanno sempre fortissimo i programmi di Maria De Filippi, come Temptation Island, che dopo i successi di quest’estate è ripartito con un’edizione autunnale lampo capace di raccogliere uno spettatore su tre nella sera in cui è programmata. Una sorta di miracolo catodico. Riparte anche Grande Fratello, con la solita abbuffata di due puntate settimanali, unico programma che riesce a soddisfare gli ambiziosi obiettivi di ascolto della rete, pur venendo ormai da anni spremuto fino all’ultima goccia. Sulla Rai scalda i motori Carlo Conti protagonista annunciato e forse sovrapposto della prossima stagione televisiva, e l’eterna Milly Carlucci con i suoi ballerini Vip.
Ha confermato le aspettative – molto alte come il contratto da otto milioni di euro per quattro anni che si è portato a casa – la conduzione di Stefano di Martino in Affari Tuoi, l’access prime-time di Raiuno (i vecchi ‘pacchi’): la forza di un format, in questo caso più che in altri, si ha l’impressione che prevalga su qualsiasi volto in conduzione. Ogni regola peraltro ha la sua eccezione e in questo caso sicuramente pensiamo a Pino Insegno che, messo al timone della corazzata Reazione a catena, non è riuscito a cogliere i brillanti risultati conseguiti da Marco Liorni l’anno scorso.
Grande attesa per il debutto di Amadeus sui canali Discovery: la seconda metà di settembre darà le prime risposte in questo senso: le attese sono altissime: sicuramente il conduttore di Ravenna riuscirà a centrare l’obiettivo di portare molto interesse e molta attenzione sul 9, partito piano ma anno dopo anno in grado di rosicchiare importanti fette di mercato nel sempre più angusto panorama delle generaliste. Chi sa di televisione e legge in prospettiva gli andamenti del mercato e delle tecnologie, parla della TV generalista come di un morto che cammina; l’impressione è che però di strada, prima di stramazzare, questa salma ne abbia da fare ancora tanta.
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