Il dibattito non si è mai del tutto sopito e l’anniversario di domani, sabato 21 settembre, potrebbe far soffiare nuovo vento ad attizzare il fuoco.
L’Autostrada dei Laghi, inaugurata proprio 100 anni fa, è stata o non è stata la prima autostrada del mondo a essere edificata? I 42,6 km che collegarono Milano a Varese grazie all’ingegno di Piero Puricelli hanno di sicuro rappresentato una novità assoluta e una rivoluzione per una nazione che fino al 1924 mai aveva concepito l’utilità di un’arteria viabilistica riservata al solo traffico motoristico (peraltro all’epoca assai scarso: circa 85 mila veicoli in tutta Italia, oggi siamo a 39 milioni…), ma a livello planetario sono sempre stati messi in “gara” con la Long Island Motor Parkway e con l’AVUS, acronimo di Automobil Verkehrs und Übungs-Straß.
La prima fu una strada di circa 110 km interna allo Stato di New York, costa est degli Stati Uniti, destinata a collegare il popoloso sobborgo di Long Island con il lago Ronkonkoma. Oggi non esiste più, “fallita” per debiti dopo solo 30 anni dalla sua costruzione e di certo anche resa superflua da ben più sofisticate alternative. La seconda si trova in Germania, nell’area metropolitana berlinese, conta solamente di 8 km e oggi si è “confusa” nell’autostrada A115. C’è chi cita anche una quarta contendente, che risponde al nome della Bronx River Parkway, sita sempre nei dintorni della Grande Mela.
Se si va a guardare solo le date ufficiali, la partita pare oggettivamente senza storia: la Long Island Motor Parkway fu progettata nel 1906 e aperta al traffico tra il 1908 e il 1911, l’AVUS fu progettata nel 1909 e inaugurata nel 1921 e la Bronx River Parkway fu “pensata” nel 1906 ed aperta al traffico tra il 1922 ed il 1925. È del tutto evidente che il 21 settembre 1924 – giorno in cui fu il re in persona Vittorio Emanuele II a percorrere su una Lancia Trikappa di casa Savoia per la prima volta il nastro d’asfalto di casa nostra – viene dopo le date sopracitate.
Chi invece sostiene che la cara, vecchia Autolaghi debba detenere il primato globale porta a sostegno della propria tesi un aspetto che nulla ha a che vedere con il calendario: seppur successiva alle altre, la MIlano-Varese fu la prima autostrada nel senso moderno del termine, quello di strada destinata a coprire la distanza tra due o più destinazioni nella maniera più rapida possibile. La due parkways statunitensi in origine furono al contrario principalmente deputate alla guida panoramica e ricreativa e solo successivamente si sono evolute in importanti percorsi urbani e per pendolari. Lungo la Long Island Motor Parkway, inoltre, nel 1909 e nel 1910, ovvero a partire dall’anno successivo all’inaugurazione, si tenne un’importante gara motoristica, alla stregua di quello che è successo per 78 anni pure alla AVUS, “circuito” che ha ospitato nel corso della sua parabola anche il “Gran Premio di Germania”.
Della serie, non confondiamo e non confondiamoci.
Anche senza il titolo di prima autostrada del mondo, peraltro, le cento candeline di domani resterebbero un evento solenne per una fetta di Paese che solo grazie all’Autolaghi ha potuto scrivere un destino di prosperità e centralità economica. Per questo il governo del Pirellone ha previsto le cose in grande: la celebrazione prenderà avvio simbolicamente dal Centro di Guida Sicura ACI-SARA di Lainate per poi trasferirsi prima all’Area di Servizio Villoresi Ovest, un luogo simbolo dell’autostrada, con un corteo di auto storiche, e infine approdare all’Area di Servizio Brughiera Est di Castronno dove verrà svelato un totem commemorativo realizzato dagli Automobile Club Milano e Varese.
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