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Cultura

VARESE A DOPPIO CORSO

SANDRO FRIGERIO - 13/09/2024

L’assessore La Forgia e il Sindaco Galimberti, con i protagonisti della nuova Varese Corsi

L’assessore La Forgia e il Sindaco Galimberti, con i protagonisti della nuova Varese Corsi

Si riparte! La ripresa dopo le vacanze è lastricata di buone intenzioni. Come rimettersi di buzzo buono a studiare o perfezionare una lingua, dopo viaggi e conoscenze internazionali, o mantenersi in forma con corsi di Pilates e simili. Insomma, è il momento dei corsi. A Varese l’entusiasmo non manca. O potrebbe essercene troppo.

Dopo l’annuncio del “cambio di orchestra” con la nuova gestione dei ventennali “Varese Corsi”, a fine agosto è partita la nuova stagione che porta la firma del RTI (Raggruppamento Temporaneo d’Impresa) che raccoglie la società di marketing e comunicazione Consel (parte “alta” del progetto, ovvero coordinamento e gestione economica) con il concorso di Florida (gestione personale, logistica, affari legali, privacy e gestione clienti) e Yop (comunicazione e promozione attività). L’accordo prevede un impegno di 10 anni, superiore ai 4-5 precedenti, con un valore complessivo sul decennio stimato in circa 3 milioni di euro.

Per il sindaco Davide Galimberti, il nuovo corso ha anche il merito di “contribuire alla valorizzazione delle periferie”. Quest’anno infatti con la chiusura, per mancanza di alunni, della scuola elementare di Calcinate del Pesce, questa è divenuta la nuova sede di Varese Corsi, oltre ad ospitare talune delle attività del programma. Il tutto, accanto allo storico “hub” di Piazza della Motta, che viene mantenuto fugando anche precedenti preoccupazioni dell’utenza, che così ha a disposizione per informazioni e iscrizioni le due sedi fisiche e il canale web.

Per l’Assessore alla Cultura Enzo La Forgia, cui fa capo l’attività, il cambiamento riflette “la volontà di introdurre elementi di innovazione dopo molti anni, con una nuova visione legata all’evolvere delle sensibilità del territorio e dell’utenza.” Anche Laforgia sottolinea il valore di un’azione che ripara il “vulnus” della chiusura di una scuola, “che viene riparato con nuove iniziative sociali, formative e aggregative”.

Sono già di più 600 i corsi previsti, ripartiti in tredici categorie, tra le novità, quelli di orientamento “familiare”, riguardanti mamme, bambini e animali, anche se lingue e fitness restano lo “zoccolo duro” della domanda. Oltre 200 (216 a fine agosto) i docenti che muoveranno il nel nuovo e complesso ingranaggio, che prevede anche un pool di partner, al momento 35, che “arricchiscono l’offerta formativa con le loro competenze e risorse” e di una serie di sponsors che “attraverso Varese Corsi possono promuovere l proprio marchio”

Richiesto da RMFonline, Galimberti afferma che i dati degli iscritti “restano di proprietà del Comune che ne è titolare”, mentre il contratto concluso prevede che Consel sia “responsabile” con possibilità di “ulteriore nomina di sub-responsabili”. Insomma, per verificare la tutela dei dati degli iscritti, da parte di un raggruppamento che si presenta come soggetto di “attività di marketing territoriale” occorrerà accertare quali siano gli effettivi limiti e finalità previsti.

Stefano Frigo, amministratore delegato con il team del Cavedio

Stefano Frigo, amministratore delegato con il team del Cavedio

Se a Palazzo Estense di ci si attende di “avvicinarsi ai quasi 4 mila dell’ultimo anno” (così Laforgia), la partita non finisce qui, perché la squadra che ha gestito l’ultima quindicina d’anni, non esce dal campo. È quella del “Cavedio” che, perso il bando comunale, rilancia con l’originale titolo di “Corsi fuori dal comune” un programma “che allo stato attuale propone 450 corsi,: oltre 250 a Varese e il resto in altre località della provincia”, sottolinea Stefano Frigo, amministratore delegato della Cooperativa Il Cavedio che nel 2008 è nata, proprio per la gestione dei corsi, dall’Associazione culturale fondata dieci anni prima. “Nella sola Varese sono quasi 90 i corsi di lingue e poco meno di 100 tra tecniche del corpo, posturali, ma l’offerta continua ad allargarsi per rispondere a nuova domanda dai corsi culturali ai sempre più ricercati laboratori”.

Mentre nella sede di via Carrobbio, accanto a Piazza Monte Grappa, dove incontriamo il team, continua il via vai di utenti che vengono a iscriversi e informarsi, inevitabile la domanda: che cosa si è rotto nel rapporto con il Comune? “Domanda da porre a Palazzo Estense. Il nostro rammarico é che nel bando non sia stato alcun riconoscimento all’esperienza pregressa – dice Frigo – ora si guarda avanti. Obiettivi? Replicare per quanto possibile il successo di questi anni. Molti dei nostri corsisti ci hanno confermato la loro fiducia e la stessa cosa si può dire dei docenti: se alcuni sono passati al nuovo gestore, molti altri sono rimasti con noi e alcuni operano su entrambi i fronti”.

Vedremo quale sarà il responso dei varesini. Alcune cose però non ci sono piaciute nel “nuovo corso”: la durata dell’affidamento (impegnerà le prossime due amministrazioni), la gestione non chiara dei dati personali (in mano peraltro a un’agenzia di comunicazione), l’uso improprio del concetto di “marketing territoriale”, che dovrebbe riguardare la promozione del territorio “all’esterno” e coinvolgere almeno altri attori come Provincia e Camera di Commercio.

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