È (stato?) il presentatore del momento: trionfatore a Sanremo per cinque edizioni consecutive, trasformava in oro auditel praticamente qualsiasi cosa conducesse in Rai. Poi, per ragioni che non sono mai state del tutto chiare, se ne è andato sul 9, dove condurrà “I soliti Ignoti” ma con un altro titolo, e la vecchia “Corrida” di Corrado, oltre a uno show musicale della serie “festival, vorrei ma non posso (più)”. Guadagnerà molto, certo. Ma la storia è piena di grandi star – da Baudo alla Carrà – che hanno ceduto alle lusinghe delle tv private, salvo poi pentirsene.
BIANCA BERLINGUER – VOTO 5
La punta di diamante della nuova Rete4 “pluralista” (???) era lei: Bianchina ha portato armi e bagagli dall’ex Telekabul di Raitre, di cui era una delle ultimissime sopravvissute, alla rete all-sovranist-news del Biscione, con l’intento di dare la staffetta a un’esausta Barbara Palombelli nella fascia dell’access-prime time serale, cioè lo spazio prima della prima serata portando una ventata di “voce alternativa” al coro delle trasmissioni tipo “Fuori dal coro” et similia. Missione riuscita? Non del tutto: gli ascolti non sono decollati, il personaggio è percepito troppo di sinistra per quelli di destra e troppo a destra per quelli di sinistra. L’unico che certamente ringrazia è il commercialista di Mauro Corona, ospite fisso e in certe puntate, pare anche l’unico.
CDA RAI – VOTO 3
Che la politica sia onnipresente in Rai, lo si sa dal 1954 e anche prima, se consideriamo anche la radio. Ma negli ultimi tempi si ha l’impressione che sia stato perso anche un po’ il pudore, con polemiche a scena aperta tra altissimi dirigenti e decisioni francamente bulgare, come la punizione comminata a Serena Bortone per aver polemizzato contro la censura di un suo ospite in occasione della puntata del 25 aprile. Una situazione che in altri tempi, con protagonisti Biagi, Luttazzi o Santoro, avrebbe fatto incendiare il dibattito pubblico. Nel 2024 quasi nulla. Il potere logora chi non ce l’ha. Ma bisogna anche saperlo esercitare.
SIGNORINI – VOTO 7
Alfonso Signorini in questi ultimi 4 anni ha fatto mutare pelle al Grande Fratello, cioè il più vecchio e famoso reality della tv italiana (è in onda dall’anno 2000), e complice la durata ormai mostruosa (da settembre ad aprile), la lunghezza di ciascuna puntata (oltre le quattro ore) e il doppio appuntamento settimanale (che si aggiunge alla consueta diretta 20 ore al giorno) ha trasformato il programma in una vera e propria soap opera. Ma la cosa che gli vale la promozione è la resa in termini di ascolti: al di là dello sfilacciamento narrativo e l’inconsistenza del meccanismo delle eliminazioni, un tempo anima del programma, gli ascolti hanno tenuto a livelli ottimi per i tempi attuali della tv generalista, intorno al 20%. Nessun altro prodotto di fiction, show, sport fa meglio a Mediaset, se escludiamo la De Filippi. Per non parlare degli altri reality, come ad esempio l’Isola dei Famosi, che è finita a gambe all’aria. GF no e il merito è tutto di Signorini.
MARIA DE FILIPPI – VOTO 9
In questo momento è lei la televisione in Italia. Detta le regole (ma ci vuole poco, sono uguali da lustri) e con i suoi programmi, fissi e ininterrottamente in onda per tutto l’anno, estate compresa, coglie risultati d’ascolto che in Rai solo il Festival sa battere. Dai programmi di flusso quotidiano, come Uomini e Donne o Amici, agli show serali, da C’è posta per te a Tu si que vales, fino ad arrivare ai docu-reality come Temptation Island, la De Filippi tiene letteralmente in piedi il palinsesto di Canale5 con quantità enormi di produzioni originali, a costi relativamente bassi ma ad altissima resa. Se all’ingresso della megaditta di Fantozzi c’era il busto della mamma del megadirettore, davanti agli studi Mediaset di Roma dovrebbero fare a Maria una statua. Possibilmente a cavallo: crepi l’avarizia!
SCOTTI – VOTO 8
Lo zio Gerry è uno dei personaggi più sovraesposti della tv italiana. In un anno è in onda ininterrottamente e senza pause, talvolta anche più volte al giorno, considerando quando conduce “Caduta libera”, “Lo show dei record”, “Striscia la notizia”, “Tu si que vales”, “Io canto” oltre alle varie e frequenti ospitate in altri programmi. Quest’anno a maggio, per onorare il centenario della nascita di Mike Bongiorno, gli è stato affidato anche il “reboot” della storica “Ruota della Fortuna”. L’azienda appariva perplessa per la possibile resa, ma gli ascolti sono stati eccezionali, tanto da convincere tutti a una ripresa nel prossimo futuro. Un miracolo televisivo, che poteva fare solo san Virginio da Pavia.
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